Trump, missili contro la Siria. L'oro aggiorna i massimi da 5 mesi. Sale anche l'argento
Le news relative alle mosse belliche di Trump contro la Siria spingono al rialzo l'oro, che si porta sui massimi degli ultimi 5 mesi, volando fino a 1.270 dollari l'oncia per poi scendere sui 1.265$. Nelle scorse settimane le resistenze collocate in area 1.261 e 1.264 dollari l'oncia avevano frenato la risalita del prezioso, che ha invece trovato nuovo spazio per il rally rialzista quest'oggi. In sintesi lo scenario incerto globale porta nuovamente gli investitori verso l'oro, che torna ad essere bene rifugio, nonostante la forza della banconota verde, con il cambio euro dollaro che viaggia in area 1,0630. Dal punto di vista tecnico il superamento dell'area 1.261$ e poi di 1.264$ rappresenta un segnale di forza dell'oro, segnale che sarebbe confermato da una chiusura giornaliera (e conseguentemente settimanale) al di sopra di tali valori.
Positivo anche
l'argento, che recupera terreno riportandosi in area 18,42$, ad un
passo dai massimi di inizio marzo, quando nove
settimane consecutive di rialzi lo portarono a sfiorare i 18,50
dollari. Possiamo dunque notare come l'oro in questo frangente
abbia reagito in maniera leggermente più accentuata rispetto
all'argento, cosa spiegabile con il fatto che la domanda di metallo
giallo in arrivo dal settore finanziario ed investimenti sia
percentualmente maggiore rispetto a quella dell'argento, dove è
presente una
forte componente in arrivo dall'industria (e dal settore
fotovoltaico).