Tiene il PMI delle costruzioni UK, ma scendono i prezzi delle case a LONDRA
La settimana dei PMI britannici era iniziata sottotono ieri, con il dato relativo a quello manifatturiero attestatosi a 54,6, esattamente un punto al di sotto delle aspettative. Oggi il settore delle costruzioni ha superato le attese, attestandosi a 52,5, leggermente al di sopra delle stime degli analisti, ferme a 52.2 (lo stesso dato del mese scorso).
Pare dunque tenere il settore edilizio, anche se ciò avviene soprattutto al di fuori di Londra. Nella capitale, infatti, si è registrata una corsa sfrenata fra il 2012 ed il 2015, con una crescita media prossima al 50-60% nel quadriennio (con picchi del 20% nel 2014). Ma negli ultimi mesi lo scenario è cambiato ed i prezzi hanno iniziato a rallentare. In particolare il settore del lusso, con alcune aree nell’ovest della capitale dove la discesa negli ultimi 8 mesi ha ormai raggiunto il 10% (mente tengono meglio le periferie, dove si sono ancora registrati aumenti). Proprio negli ultimi giorni Homes&Property ha riportato come un terzo dei venditori a Londra sia stato costretto a ridurre la propria richiesta, con un tempo medio per le transazioni che si è allungato sfiorando i due mesi e mezzo. Numeri che sarebbero ottimi per l’Italia, dove il settore è in crisi da anni, ma sonodecisamente meno buoni per la città dove ha sede il cuore finanziario europeo. E le vicende della Brexit, con numerose aziende che si sono dette pronte ad emigrare verso l’Europa, certamente non aiutano.
LA STERLINA SUI MERCATI resta debole, con il cambio dollaro/pound sotto quota 1,23, mentre l'euro/sterlina non è lontano dalla soglia di 0,86, negoziato a 0,858. Naviga a quota 140,1 il rapporto fra la divisa britannica e lo yen. Domani ultimo dato relativo ai PMI UK dei servizi