Theresa May resta a capo del governo (per ora)
Theresa May resta al suo posto. Almeno per il momento nessuno scossone. Il primo meeting fra la First Lady ed il suo partito non cambia sostanzialmente le carte, con Theresa May che ha mostrato toni più umili nei confronti del suo partito. “Vi ho messo nei guai e vi tirerò fuori” ha affermato la May, scusandosi con chi ha perso il proprio seggio a causa della sua decisione di convocare le elezioni anticipate. Una scelta fatta per cercare di avere una maggioranza più solida in vista della Brexit, che si è però rivelata un vero autogoal, vista la rimonta del partito laburista e la perdita della maggioranza assoluta dei conservatori.
La May sarebbe apparsa preoccupata, pronta a servire i colleghi di partito “fino a quando essi lo vorranno” e, come riporta la stampa britannica, “contrite and genuine, but not on her knees”, contrita e genuina, ma non in ginocchio. Proseguono nel frattempo le discussioni con i DUP, il Democratic Unionist Party nordirlandese, nel tentativo di formare un governo. Uno scenario non troppo facile, tant’è che la Regina ha spostato il suo discorso originariamente previsto per il 19 giugno, viste le crescenti incertezze sul futuro esecutivo. Questo potrebbe portare ad alcuni giorni di ritardo anche nell’inizio delle negoziazioni sulla Brexit.
UE e REGNO UNITO: due visioni discordanti sulla Brexit
Sul tema Brexit, Bruxelles e Londra ripartono da posizioni distanti, anche se lo scenario di una hard Brexit potrebbe essersi indebolito dopo la sconfitta elettorale della May, che ha reso meno solida la sua posizione. Le questioni sul tavolo delle negoziazioni della Brexit restano molteplici, si parte da quella economica (con l'exit bill miliardaria che inquieta Londra), per passare ai diritti dei cittadini europei ed arrivare infine alle relazioni future dopo l'uscita del Regno Unito dall'Europa, che potranno essere discussa soltanto dopo che sono stati chiariti i primi due punti - stando a quanto trapela da Bruxelles - . I mercati non paiono apprezzare lo scenario attuale, con la sterlina che resta oggetto di forti vendita. Il cambio fra euro e pound rimane infatti sopra quota 0,88, mentre il rapporto fra sterlina e dollaro viene negoziato in area 1,27.