Sterlina: un bilancio positivo nelle prime due settimane di aprile
In queste ultime settimane la sterlina ha recuperato terreno sui mercati valutari. Il pound si è riportato sopra quota 1,25 nei confronti del dollaro, mentre il cambio contro l’euro ha raggiunto 1,18 (l'inverso EUR/GBP si trova quindi sotto quota 0,85). La notifica formale dell’articolo 50, avvenuta lo scorso 29 marzo, non ha generato nessun panic selling sulla divisa britannica, con i mercati che avevano dunque già in gran parte scontato la notizia. Anzi, dal punto di vista tecnico, il quadro per il pound pare anche in leggero miglioramento. Graficamente il cable (GBP/USD) resta vicino ai massimi di periodo. L'eventuale superamento dell’area 1,258-1,26 che potrebbe aprire spazio per ulteriori recuperi, con target dapprima verso 1,267 ed ipoteticamente anche verso 1,276. Scenario simile su EUR/GBP: la rottura di 0,848 (che parrebbe già consumarsi in queste ore) chiamerebbe una rimonta della valuta inglese verso 0,842, con eventuale spazio per ulteriori rally fin verso 0,835. Va poi ricordato come l’euro sarà influenzato nelle prossime sedute anche dalle elezioni francesi in arrivo questo week end, con l’eventuale successo di uno dei due candidati euroscettici (Le Pen e Melenchon) che spingerebbe al ribasso la moneta unica. Da segnalare anche come il mercato si attenda a questo punto nell’arco di 6-8 mesi un rialzo dei tassi da parte della Bank of England dopo l'ultima riunione dell'istituto centrale che ha visto un voto "diviso": 8 membri hanno ancora votato per mantenere i tassi al minimo, mentre un voto è andato al rialzo dei tassi, quasi come a segnalare ai mercati quella che dovrebbe essere la prossima direzione di intervento della Bank of England. Anche questo sta contribuendo al recupero della divisa di Sua Maestà