Sterlina ancora ostaggio della Brexit
La sterlina continua a muoversi sulle note della Brexit, con gli investitori del Forex market (e non solo loro) in attesa di un accordo definitivo per il divorzio fra Londra e Bruxelles. A metà novembre Theresa May ha presentato la sua bozza per un accordo con l’Europa, generando di fatto una brusca reazione di parte di un’ampia parte dei suoi ministri, con ben quattro dimissioni nel giro di appena dodici ore. La sterlina ha reagito con una serie di sedute quasi drammatiche, in cui il pound è tornato a perdere terreno sui mercati valutari per i timori relativi all’allontanarsi di un accordo. Nel dettaglio il cambio fra euro e sterlina, precedentemente risalito a 1,15 (ossia GBP/EUR sotto quota 0,87) è crollato sotto quota 1,12. Scenario simile sul cable, ossia il cambio sterlina/dollaro, che ha nettamente perso quota scivolando da 1,32 a 1,27, per poi risalire verso 1,29. In altre parole, gli investitori fuggono nuovamente dal pound, colpito ancora una volta dall’incertezza derivante dalla Brexit. A spaventare i mercati è appunto il fatto di non sapere quale tipologia di Brexit verrà attuata, ossia se verrà approvata la linea morbida di Theresa May, che di fatto manterrebbe il Regno Unito nell’orbita europea, oppure se a prevalere sarà la linea euroscettica dei conservatori britannici, quelli che sarebbero disposti anche ad uno scenario di “no deal”, pur di uscire dall’UE. I rischi sono molteplici e la sterlina ovviamente ne risente. Infatti, uno scenario di non accordo sui temi Brexit potrebbe mettere in discussione anche il periodo di transizione di 21 mesi per l’attuazione degli accordi, fondamentale per le imprese britanniche al fine di non subire conseguenze drammatiche. Le conseguenze per il pound potrebbero esser molto ampie, con spazio per altre discese anche nell’ordine del 10-15% secondo la gran parte degli analisti. Un non accordo, danneggerebbe soprattutto il Regno Unito, con conseguenze più ridotte sull’Europa ed a poco servirebbero gli accordi commerciale che potrebbero essere siglati nel 2019 con gli Stati Uniti.
Euro/sterlina analisi tecnica
La sterlina resta dunque sotto pressione sui mercati finanziari. Dal punto di vista tecnico il cross euro-sterlina nel giro di una dozzina di ore è schizzato da 0,865 fin a superare 0,89, per poi ripiegare verso 0,885, rimanendo di fatto nel canale laterale che ha contraddistinto gli ultimi 12 mesi. Una nuova salita sopra 0,89 rappresenterebbe un segnale di pericolo, con un campanello di allarme che si accenderebbe per EUR/GBP sopra 0,90. Avremo invece un segnale di ripresa con un ritorno delle quotazioni del cambio euro/sterlina al di sotto di 0,87 (ossia con un ritorno verso l’area 1,15 di GBP/EUR), con spazio per nuovi test sui massimi dell’ultimo a 0,865. Per avere questo scenario, però, i mercati richiedono un deal sulla Brexit, viceversa la sterlina potrebbe perdere nuovamente terreno sui mercati valutari.