Lo Spread ritorna in area 200. Quello francese triplica sull'onda della LE PEN
Lo spread fra i titoli di stato italiani e quelli tedeschi è arrivato venerdì a superare quota 200, prima di ritracciare e chiudere a quota 197,60. L'attuale rendimento del BTP a dieci anni è del 2,18%. Torna dunque a salire il differenziale fra i tassi dei BTP a dieci anni e quelli i bond tedeschi con la medesima scadenza (il cosiddetto spread), dopo che già in questi ultimi mesi le incertezze sul settore bancario e sul futuro politico del paese avevano spinto ancora una volta verso l'alto i rendimenti dei titoli di stato della Banca d'Italia. Tutto ciò con un costo implicito per le nuove emissioni del Tesoro, soprattutto per quanto riguarda la parte lunga della curva, mentre finora le scadenze corte hanno tenuto decisamente meglio.
Ma il clima di incertezza non riguarda soltanto l'Italia: lo sanno bene i francesi, dove lo spread fra i titoli di stato del paese e quelli tedeschi in questi ultimi tre mesi è raddoppiato. Anzi, se facciamo riferimento ai valori della scorsa estate è più che triplicato. Soprattutto dopo l'avanzata di Marine Le Pen, che sarebbe favorevole all'uscita della Francia dall'euro, per un ritorno di forza verso un maggiore nazionalismo. Nello scorso luglio il differenziale fra i tassi a dieci anni fra gli OAT decennali francesi ed i corrispondenti tedeschi aveva addirittura toccato un minimo in area 16, per poi oscillare fra i 20 ed i 25 punti base.
L'avanzata della candidata dell'estrema destra ha portato in queste ultime settimane lo spread FRANCIA- GERMANIA oltre quota70, con dei massimi a 78 ed una chiusura venerdì sera oltre quota 72. L'incertezza pare destinata a durare almeno fino alle elezioni, con i transalpini che saranno chiamati alle urne il prossimo 23 aprile con il primo turno delle presidenziali ed il 7 maggio per il ballottaggio fra i candidati che avranno ricevuto il maggior numero di voti nella prima tornata. Pare quasi scontata la presenza della Le Pen al secondo turno, in quanto viene accreditata di percentuali superiori al 25%, che la collocherebbero attualmente al primo posto (anche se i sondaggi la vedrebbero ancora perdente sia contro Fillon che contro Macron nell'eventuale ballottaggio).
Sempre sul fronte dei rendimenti è tornato a salire anche quello fra i bonos spagnoli ed i bond tedeschi, che viaggia attualmente in area 150, anche se Il mercato percepisce dunque un maggior rischio per l'Italia (che è in area 200) rispetto alla Spagna. Sopra quota 300 l'Ungheria, a 329,6, così come il Portogallo a 370,3. Viaggiano invece sulla linea della Germania paesi come Austria, Danimarca e Paesi Bassi (25, 29 e 33). Vicinissimi a quelli tedeschi anche i rendimenti finlandesi, con uno spread sottile di 15 punti base, mentre gli OLO del Belgio hanno uno spread di 53.