Prezzo dell'oro: nuovi massimi

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Gli investitori puntano ancora sull’oro che si porta ai massimi da oltre 18 mesi, sulla scia della debolezza del dollaro. Le quotazioni del metallo prezioso nelle prime settimane del 2018 sono prepotentemente tornate sopra quota 1.350 dollari l’oncia, confermando un'impostazione grafica rialzista ed una certa sfiducia degli investitori nel dollaro, nonostante la corsa dei listini azionari. Il prezzo dell’oro aveva raggiunto dei massimi nello scorso settembre in area 1.355 dollari l’oncia, prima di ritracciare fino a 1.240 $. Nelle ultime settimane, però, il trend per l’oro ha ripreso la via del rialzo, contestualmente alla nuova discesa del dollaro (ed alla caduta delle criptovalute). Le quotazioni del metallo giallo sono dapprima salite sopra i 1.300 dollari l’oncia, per poi consolidare in area 1.330 dollari l'oncia. Il metallo prezioso ha poi trovato la forza per salire subito verso i 1.360$, confermando una sorta di stagionalità positiva del prezzo dell'oro nella primissima parte dell’anno solare. In particolare il prezzo dell’oro anche in questa occasione si è mosso al ribasso nella fase che ha preceduto l’ultimo meeting dell’anno da parte della Federal Reserve, per poi ripartire al rialzo in chiusura di annata e nella primissima parte di gennaio. Dal punto di vista tecnico il trend per l'oro appare ancora impostato al rialzo. Il superamento dei precedenti massimi in area 1.355 apre spazio per puntare al target successivo collocato a 1.375$, sui massimi toccati nella fase post Brexit. 

Gold: frena la produzione di oro?

goldNon ci sono ancora dati ufficiali sulla produzione di oro nel corso del 2017, ma le grandi case di studi sul tema sono concordi nel ritenere quasi ferma o addirittura in calo la quantità di metallo estratta nel corso del 2017. Le stime, poi, sono unanimi per quanto riguarda il 2018-2019. Questo potrebbe provocare un deficit fra domanda ed offerta nel caso in cui il prezzo del metallo giallo dovesse schizzare al rialzo sulla scia di un’ipotetica grande domanda di oro da parte degli investitori. Fra le ragioni che potrebbero spingere al rialzo la domanda aurea occorre menzionare anche l’eventualità – al momento almeno sulla carta ancora non troppo vicina - di una correzione dei listini azionari, reduci da lunghi anni di “orso”. Una frenata delle borse potrebbe essere un elemento che traghetterebbe nuovamente liquidità verso l’oro, da sempre bene rifugio nelle tempeste dei mercati