Prezzo dell'oro: gli investitori puntano al ribasso
Le quotazioni dell’oro sono scivolate sotto quota 1.250 dollari l’oncia, ai minimi degli ultimi 5 mesi. Le crescenti aspettative per il terzo rialzo dei tassi del 2017 da parte della Federal Reserve hanno spinto al ribasso il metallo giallo, mentre lo scenario tecnico per il prezzo dell’oro ha mostrato chiari segnali di indebolimento con l’uscita dal canale laterale fra 1.260 e 1.300 dollari l’oncia che aveva dominato i grafici fra settembre e dicembre 2017. La rottura ribassista da parte del prezzo dell’oro del supporto collocato a 1.260 dollari l’oncia apre dunque spazio per ulteriori discese, con il primo target a 1.240 ormai raggiunto. Il successivo supporto risulta collocato a 1.225$, mentre un valore chiave per l’oro è rappresentato dall’area 1.200 dollari l’oncia. La discesa del prezzo dell’oro al di sotto di questo valore modificherebbe ulteriormente la situazione, con un ulteriore peggioramento del quadro tecnico.
Prezzo dell’oro e la produzione di oro
Va tuttavia ricordato come la produzione di oro sia in calo,a vendo raggiunto proprio nel 2016/2017 il suo picco. Questo scenario potrebbe proseguire nei prossimi anni, con le miniere che non sarebbero pronte a far fronte al primo picco della domanda. Inoltre i costi produttivi restano relativamente alti intorno agli 800/1000 dollari l’oncia in base alle diverse aree in cui viene prodotto l’oro, con un margine per le aziende del settore mining che resta ridotto. Nell’outlook di lungo termine occorre dunque anche considerare questo, con l’ovvia conseguenza che lo spazio per eventuali discese da parte del prezzo dell’oro risulta inevitabilmente limitato. Anzi, l’area 1.200/1.220 dollari l’oncia potrebbe essere un valido supporto per l’oro, con molti compratori che entreranno long sul metallo prezioso proprio su questi valori.