Prezzo del bitcoin: quali previsioni?
Il prezzo del bitcoin torna a salire. La discesa del mese di
gennaio pare ormai archiviata e le quotazioni della regina delle criptovalute
sono tornate sopra quota 10.000 dollari per bitcoin. Anche il litecoin ha
recuperato i 200$, mentre Ripple naviga sopra quota 1 dollaro. La
capitalizzazione dell’intero settore delle criptovalute naviga nuovamente
intorno ai 500 miliardi di dollari, pur restando lontano dagli oltre 800 miliardi raggiunti ad inizio gennaio
2018.
Il prezzo del bitcoin nel 2017
Nel corso del 2017 abbiamo assistito ad un vero e proprio rally del bitcoin, che ha portato ad una crescita della criptovaluta anche del 2000% su base annuale, quando nel mese di dicembre ha sfiorato i 20.000 dollari. La salita sarebbe stata ancora maggiore se avessimo considerato i “fork”, ossia le varie scissioni che hanno visto protagonista il bitcoin nel corso del 2017, come quella da cui ha avuto origine bitcoin cash, o quella da cui sorse bitcoin gold. La situazione è cambiata nella fase finale di dicembre, con il bitcoin che è sceso del 25% dai massimi, chiudendo il 2017 fra i 14 ed i 15.000 dollari. Al calo del bitcoin hanno fatto seguito discese anche nelle altre principali criptovalute (con l’esclusione di Ethereum, che ha continuato a salire anche nel mese seguente a differenza del bitcoin).
Il crollo del bitcoin e delle criptovalute
L’interminabile serie di record e nuovi massimi storici del bitcoin ha trovato una fine, almeno temporanea, nel mese di dicembre, quando le quotazioni sono crollate dai massimi in area 20.000 fin verso quota 10.500, per poi rimbalzare ancora una volta ad inizio gennaio a 16.500. Il vero crollo del bitcoin e delle altre grandi criptovalute è arrivato da metà gennaio in poi, con il bitcoin nuovamente sprofondato sotto i 10.000, con dei minimi a 6.000 dollari per bitcoin, circa il 70% in meno rispetto ai massimi di dicembre. La situazione era ancora peggiore per Ripple, sprofondata da oltre 3 dollari fino a 56 centesimi per unità (stando alle quotazioni fornite da Bitfinex, una delle piattaforme centrali per la negoziazione di bitcoin e criptovalute). Alla base di questo sell off possiamo senz’altro evidenziare i timori legati alla crescente regolamentazione e soprattutto ai possibili divieti da parte di alcuni paesi, che hanno generato uno scenario generale di pessimismo sul futuro del bitcoin e delle criptovalute.
Prezzo del Bitcoin: quali previsioni?
Nel mese di febbraio 2018 il prezzo del bitcoin ha nuovamente ripreso forza, tornando sopra quota 10.000 dollari. Le nubi paiono passate, anche se i timori legati ai divieti da parte delle autorità nazionali sono ancora dietro l’angolo. In questo scenario possiamo notare una certa ripresa del bitcoin anche in termini relativi rispetto alle altre criptovalute. La sua dominanza, infatti, è salita nuovamente dal 33 al 37,5%. In altre parole la capitalizzazione del bitcoin torna a rappresentare una fetta leggermente maggiore sul totale delle criptovalute, con circa 190 miliardi su circa 500 (al 20 febbraio 2017). La volatilità resta molto elevata, con oscillazioni decisamente più ampie di quelle dei tradizionali strumenti finanziari. Dal punto di vista tecnico il superamento dell’area 12.000 dollari per bitcoin aprirebbe spazio per ulteriori recuperi, aumentando la possibilità di accelerazioni anche violente con eventuale target verso i 15.000/16.000 dollari. L’obiettivo seguente potrebbe essere sui massimi di dicembre, in area 19.000/20.000 dollari per bitcoin. E’ tuttavia difficile formulare previsioni sul bitcoin, sia per via dell’elevata volatilità, che per uno storico quasi assente (su questi valori) per il bitcoin, autore di un incredibile rally nel corso del 2017. Lo scenario opposto, quello che vede un bitcoin ancora ribassista per il 2018, verrebbe avvalorato da una discesa della criptovaluta sotto quota 9.000 dollari. Spazio in tal caso per nuovi test sui recenti minimi fra i 6.000 ed i 7.000 dollari per bitcoin.