Previsioni sui mercati azionari
Uno dei temi chiave per chi investe in borsa riguarda l’allocazione finanziaria. In un recente report, la società finanziaria Nuveen si è focalizzata su dove trovare opportunità nell’azionario nonostante la volatilità. Il report è redatto da Saira Malik, Head of Equities and Fixed Income, Chief Investment Officer di Nuveen.
Focus e previsioni sui mercati azionari
Ad inizio agosto i mercati azionari globali sono crollati, anche in seguito all’apprezzamento della moneta giapponese (dopo mesi di svalutazione dello yen) ed al crollo del NIKKEI. I rendimenti obbligazionari hanno faticato a trovare una direzione. Il calo è arrivato sulla scia della debolezza del mercato della settimana precedente e riflette l'intensificarsi dei timori che la Federal Reserve sia rimasta indietro sui tagli dei tassi e non sia in grado di giungere a un atterraggio morbido. Dopo il tumulto di lunedì, i mercati si sono stabilizzati per la maggior parte della settimana, anche se ci aspettiamo che la volatilità rimanga relativamente elevata.
Fortunatamente, nei giorni successivi sono arrivati segnali incoraggianti dall’economia statunitense, allontanando i timori di recessione. La lettura dell'ISM (Institute for Supply Management) sul settore dei servizi è passata dal 48,8 di giugno al 51,4 di luglio. A trainarla sono stati i sottoindici dei nuovi ordini e dell'occupazione.
L'indice ISM si è espanso 47 volte negli ultimi 50 mesi, un trend particolarmente interessante dal momento che i servizi rappresentano circa l'85% del PIL statunitense. L'economia dei servizi rimane un solido driver della crescita complessiva, sebbene sia stata messa a dura prova dall'aumento dei tassi d'interesse e dall'indebolimento della spesa dei consumatori. Infine, la stima della Fed di Atlanta di una crescita del PIL del terzo trimestre del +2,9% (al 6 agosto) suggerisce che potrebbe essere prematuro pensare a una crisi economica.
Sfide e opportunità per i mercati azionari
Sebbene la volatilità e i rischi per l'economia non siano destinati a scomparire presto, vediamo alcune opportunità. In generale, preferiamo le azioni statunitensi a quelle non statunitensi per le loro migliori caratteristiche difensive in caso di rallentamento dell'economia. Negli Stati Uniti, l'healthcare e i materiali appaiono interessanti grazie al continuo miglioramento della percentuale di società che hanno raggiunto o superato le aspettative di fatturato e/o di utili per azione (EPS).
Nonostante il recente calo, i titoli azionari statunitensi rimangono relativamente costosi rispetto alle medie storiche. Il rapporto prezzo-utili (P/E) prospettico dell'S&P 500, ad esempio, è superiore del 19% alla sua media storica. I P/E dei settori dei materiali e dell'healthcare, pur essendo anch'essi al di sopra delle rispettive medie di lungo periodo, sono più bassi rispetto all'S&P 500 nel suo complesso. Poiché entrambi i settori hanno registrato un miglioramento degli utili da un trimestre all'altro, riteniamo che offrano un valore superiore e un solido potenziale di rialzo, soprattutto in presenza della volatilità determinata dal rallentamento dell'economia, dalle tensioni geopolitiche e dall'incertezza legata alle prossime elezioni americane.
Settori azionari: l’industria
Nel settore dei materiali, l'industria chimica continua a registrare una crescita dei volumi. La stagione degli utili del secondo trimestre ha evidenziato una forte domanda di prodotti chimici negli Stati Uniti e, in misura minore, in alcuni mercati europei. Le guidance di diverse aziende chimiche sono diventate più positive dopo il tono ribassista della precedente stagione degli utili. Inoltre, i volumi dei beni di consumo sono in aumento e le prospettive dei fornitori sono più favorevoli. Anche l'attività di costruzione di nuovi edifici è dinamica, a dispetto delle tendenze al rallentamento dell'economia in generale. Sebbene si preveda che il ritmo di costruzione si riduca rispetto ai livelli recenti, i costruttori di case continuano a offrire sconti sui tassi dei mutui e altri incentivi per mantenere stabile la domanda.
Settori azionari healthcare e medicinale
Nel terzo trimestre l’healthcare sta sovraperformando l'S&P 500 nel suo complesso, soprattutto grazie a un'eccezionale stagione degli utili. Nel settore Medtech, privilegiamo i titoli di maggiore qualità e sostenibili a fronte di un contesto di rischio potenzialmente più ampio. Il Medtech continua a beneficiare della crescente domanda di procedure elettive che erano state ritardate dalla pandemia. Per quanto riguarda il managed care, i bilanci delle società presentano molta liquidità e la stagione degli utili ha evidenziato un miglioramento dei risultati operativi. Guardiamo con attenzione anche la categoria degli strumenti medici per il suo potenziale a lungo termine. La lentezza dei finanziamenti nel biotech ha rappresentato un ostacolo per queste aziende, durando più del previsto, ma gli utili del secondo trimestre hanno indicato l'inizio di una ripresa in alcuni mercati finali.
Ecco quindi una serie di considerazioni e previsioni sul mercato azionario dopo i recenti movimenti.