Petrolio: è ancora rally!
Per l’oro nero la settimana è iniziata in territorio positivo, dopo l’inaspettata dichiarazione in arrivo dall’Arabia Saudita, che si è detta pronta a tagliare la sua produzione anche più di quanto recentemente stabilito. Il tutto i sintonia con le mosse dei paesi non facenti capo al cartello dell’OPEC, anch’essi pronti ad una leggera riduzione dell’output.
Come avevamo anticipato, il rally di fine novembre che aveva fatto seguito all’accordo per la riduzione della produzione da 33,7 a 32,5 milioni di barili al giorno, era ormai scontato nei prezzi. Per assistere ad un ulteriore strappo rialzista del petrolio occorrevano altri spunti direzionali. Questa news ha di fatto rappresentato un’ottima occasione per andare ad aggiornare i massimi da un anno e mezzo, con la quotazione del WTI che ha rotto la resistenza collocata in area 51,5-52, con un’apertura in gap che la ha portata fin oltre quota 54, per poi ritracciare verso i 53$ al barile.
Situazione simile sul Brent, il benchmark del petrolio del mare del nord, arrivato a 57,5$ per poi assestarsi sui 56 dollari al barile, per un rialzo prossimo ai 3 punti percentuali.