Oro in rialzo: le quotazioni tornano sopra i 1.300$
Le quotazioni dell’oro continuano ad essere protagoniste sui mercati. Dopo il rally del dicembre 2018, il 2019 si era aperto con l’oro che si era mosso in una fase laterale fra i 1.277 ed i 1.300 dollari l’oncia. Il superamento di questa soglia ha permesso alle quotazioni del lingotto di trovare nuovi spunti rialzisti.
Cosa spinge al rialzo il prezzo dell'oro?
Quali le ragioni della salita del prezzo dell’oro? I motivi che hanno spinto al rialzo le quotazioni dell’oro sono molteplici, ma potrebbero forse essere riassunti con un’unica parola: “Fed”. Le turbolenze registrate sui mercati azionari nell’autunno 2018 sono una valida motivazione per spiegare la ripresa dell’oro, ma un ruolo chiave nel ritorno di interesse verso il metallo giallo lo ha giocato il cambio di aspettative legato alla politica monetaria della Federal Reserve nel 2019 e nel 2020. Dopo i quattro rialzi del 2018, gli operatori si attendevano un paio di ritocchi al costo del denaro anche nel 2019. Lo scenario, però, è cambiato con le incertezze delle borse e, soprattutto, con le aspettative per una crescita mondiale più contenuta nel 202ì19 e 2020 (e con riduzioni sulle previsioni anche per il 2021). Questo ha spinto la Federal Reserve verso sentieri maggiormente da colomba (ossia verso una politica monetaria maggiormente accomodante), che sono stati ben accolti dagli operatori, con nuovi acquisti di oro e metalli preziosi (anche il prezzo dell’argento ha recuperato terreno). È dunque emersa, ancora una volta, la correlazione inversa fra le mosse della Federal Reserve e l’andamento dell’oro. Va inoltre sottolineato come una Banca Centrale americana maggiormente attendista possa anche determinare un dollaro meno forte, altro elemento favorevole per l’oro. In altre parole, l’assist per l’oro è stato doppio. Da un lato relativo alle incertezze che aleggiano sulle borse (con molti mercati azionari alle prese con la prima correzione significativa dopo anni), dall’altra con aspettative per una Federal Reserve meno restrittiva di quanto ipotizzato nella parte centrale del 2018, quando le quotazioni dell’oro scivolarono a dei minimi in area 1.160$ l’oncia. Lo scenario, nel primo trimestre del 2019, è dunque differente, con il metallo giallo impostato positivamente. Le quotazioni dell’oro, dopo aver rotto al rialzo i 1.300 dollari l’oncia, appaiono inserite nella fascia laterale 1.300 – 1.350 dollari l’oncia, con una resistenza intermedia a 1.325$. Ma il trend di fondo, per l’oro, appare ancora impostato al rialzo.