ORO: le quotazioni ad un passo dai 1.300 dollari l'oncia
Gli investitori puntano sull’oro e le quotazioni del metallo giallo si muovono al rialzo, sfiorando i 1.300 dollari l’oncia. Il 2017 si era aperto con il prezzo dell’oro in netta ripresa prima delle elezioni francesi, prima di una correzione che ha preso avvio dopo il primo turno del voto transalpino, quando è apparso chiaro ai mercati che Emmanuel Macron aveva ampissime possibilità di vittoria (in altre parole la salita all’Eliseo di Marine Le Pen era improbabile). Il prezzo dell’oro è sceso fino in area 1.210-1.215 dollari, per poi intraprendere un veloce cammino di ripresa che lo ha appunto portato dapprima sopra i 1.260 dollari l’oncia ed ora a ridosso dei 1.300 dollari. Proprio quest’area dei 1.300-1.305 dollari l’oncia rappresenta una prima importante barriera per le quotazioni dell’oro. Proprio su questi valori, infatti, prese avvio nello scorso ottobre la discesa del prezzo dell’oro che portò le quotazioni da questi valori fino ai minimi dell’oro di dicembre in area 1.122 dollari l’oncia.
Perché il prezzo dell’oro sale?
Le ragioni che spingono al rialzo il prezzo dell’oro sono molteplici, proviamo a riassumere cosa sta muovendo il metallo prezioso in questo contesto di ritrovato entusiasmo degli investitori per l'oro, nuovamente bene rifugio. Da un lato la crisi diplomatica del Golfo del Persico, ma anche le incertezze legate al voto britannico di domani (con la vittoria della May che non è più certa). Sempre sul piano elettorale troviamo ancora le legislative in Francia, mentre continua la spaventosa serie di attentati terroristici in varie parti del mondo. Sul fronte Usa vanno segnalati i crescenti dubbi sulla figura di Trump, mentre si rafforza l’ipotesi di una serie di rialzi dei tassi di interessi da parte della Fed più lenta rispetto al previsto. In questo contesto il dollaro ha perso terreno rispetto ai massimi di inizio anno. Ne ha appunto approfittato il prezzo dell’oro, che si è riportato in area 1.300 dollari l’oncia