Oro e Argento: una pausa dopo la caduta
Non sono certo stati i fondamentali a far crollare i metalli preziosi negli ultimi dieci giorni, quanto piuttosto le crescenti aspettative per l’ormai quasi certo rialzo dei tassi che dovrebbe arrivare domani sera, a conclusione del meeting del FOMC, il comitato di politica monetaria della Federal Reserve. La Yellen è infatti attesa alzare i tassi per la terza volta negli ultimi 15 mesi.
Sulla scia di queste aspettative l’oro ha perso il 5% dai recenti massimi, scendendo da 1.265$ fin sotto quota 1.200, mentre l’argento dall’area 18,45 è tornato sotto i 17$. Tecnicamente per entrambi i preziosi lo scenario rialzista di inizio anno è stato messo in crisi, virando verso una nuova fase laterale - ribassista. In particolare la correzione sull’argento è risultata più ampia, sfiorando il 10% totale, con un picco del 4% nella serata del 2 marzo. In sole due settimane (precisamente in 6 sedute appena) il silver ha perso quasi il 50% di quanto guadagnato nelle nove settimane precedenti
LO SCENARIO ATTUALE: Dopo la tempesta gli investitori hanno tirato i remi in barca e stanno studiando la situazione. Il calo dei preziosi è stato netto e potrebbe chiamare un nuovo rimbalzo, in particolare gli investitori guardano nuovamente all’argento, tornato quasi a sconto (la ratio fra oro e argento – cioè il numero di once di argento acquistabili con un’oncia di oro - è risalita da 68 a 71 nelle ultime due settimane, a testimonianza del maggiore calo subito dal metallo grigio).
Va ricordato anche lo scenario macroeconomico che resta molto incerto, con il voto olandese in arrivo domani, quello francese fra poco più di un mese, mentre l’incertezza in arrivo dalle vicende legate alla Brexit pare essere soltanto all’inizio. Ed il comparto dei preziosi guarda con molta attenzione a tutto ciò, pronto ad attrarre nuovamente le attenzioni degli investitori.