Mercoledì 29 Marzo 2017: Il giorno della BREXIT. Pochi giorni alla notifica dell'Articolo 50
L’orologio del Big Ben è sempre affollato la sera di capodanno, quando i londinesi seguono con attesa il conto alla rovesciaverso la mezzanotte. Il countdown che attende questa volta il Regno unito è diverso. Si tratta dei due anni di negoziazione entro i quali si dovrà trovare un accordo con Bruxelles sulla situazione commerciale e non solo per il post-Brexit, vale a dire dall’estate 2019 in poi. Lo avevamo detto, era ormai certo che fosse questione di giorni, ora è arrivata la conferma. Theresa May invocherà infatti mercoledì prossimo, il 29 marzo, l’articolo 50 del trattato di Lisbona, L'ambasciatore britannico, Sir Tim Barrow, ha informato l'ufficio del presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, in merito alla data scelta dal primo ministro Theresa May. A questo punto l’iter ufficiale prevede una notifica ufficiale all’UE per mezzo di una lettera firmata da parte del capo del governo nella quale si esprime la volontà di abbandonare l’UE, dando il via ai 24 mesi massimi di negoziati, entro i quali trovare un accordo. Tutto ciò a meno che le parti non decidano di comune accordo di prolungare le trattative.
La risposta europea non si è fatta attendere, Donald Tusk ha ribadito con un tweet che entro 48 ore dalla notifica dell’Articolo 50 presenterà le bozze della linea guida per il negoziato. L’Europa non pare dunque voler lasciare il pallino del gioco ai britannici in quelli che già si annunciano come due anni di fuoco. E il Regno Unito dovrà guardarsi non solo dall’Europa, ma anche dalle crescenti richieste per un nuovo referendum per l’indipendenza scozzese, così come dallo spettro dell’inflazione, ancora segnalata in netta salita sulla scia della debolezza della sterlina.