Mercati in chiaroscuro, aspettando i dati sui PIL UK e USA
I mercati appaiono parzialmente delusi dai primi discorsi di Donald Trump, con le piazze azionarie in leggero calo, dopo che il Nikkei ha ceduto oltre un punto percentuale. Perde quota sul mercato del Forex il dollaro. Il cambio fra l’euro e la banconota verde si mantiene infatti sopra quota 1,07, sui massimi da inizio dicembre, ma il calo si nota anche nei confronti dello yen (con il rapporto USD/JY che nell’ultimo mese è sceso da 118 a 113) e della sterlina.
Infatti, nonostante gli ultimi dati macroeconomici in arrivo dall’ONS (l’Office for National Statistics Britannico) non fossero certamente brillanti, in questi ultimi giorni la divisa inglese ha recuperato terreno. Tutto ciò dopo che la May ha affermato che il processo di uscita dall’UE transiterà dal Parlamento, lasciando sperare ai mercati che la Hard Brexit possa in qualche modo essere mitigata dalle camere (dove difficilmente la May troverà una maggioranza favorevole a votare per decisioni in qualche modo rischiose sul fronte economico per il paese). In questo scenario il rapporto fra sterlina e dollaro è risalito dai minimi degli ultimi 31 anni, collocati appena sotto quota 1,20, fino a superare l’area 1,2450, aggiornando i nuovi massimi da oltre un mese. Dal punto di vista tecnico il superamento dell’area 1,24 appare come un primo segnale di ripresa per il pound, che attende in settimana la sentenza della corte di appello in merito alle future modalità della Brexit e i dati sull’atteso PIL britannico, che saranno pubblicati giovedì dall’ONS.