Maxi sanzioni e ancora processi per le Agenzie di Rating
Stiamo assistendo ad un periodo di patteggiamenti in questo finale di mandato presidenziale. Anche l’agenzia Moody's ha patteggiato per porre fine all'inchiesta nata dall'accusa di aver gonfiato il rating di mutui ipotecari rischiosi negli anni che hanno portato alla crisi finanziaria del 2008-2009.
L’agenzia di rating Moody’s pagherà ben 864 milioni di dollari (poco più 800 milioni di euro) alle autorità federali e statali Usa. L’agreement è stato raggiunto dai legali dell’agenzia col Dipartimento di Giustizia, le autorità giudiziarie di 21 stati Usa, più il District of Columbia dove si trova la capitale Washington.
Al primo andrà poco più della metà della multa, 437,5 milioni di dollari per l’esattezza.
Va ricordato che Moody's, insieme agli altri due colossi del rating (Standard & Poor's e Fitch), fin dagli anni della crisi è gravata dalle critiche con l'accusa di aver favorito il terremoto finanziario partito dai mutui subprime. Le agenzie avevano infatti assegnato un basso livello rischio a titoli invece di una classificazione negativa, in cambio di commissioni incassate particolarmente vantaggiose.
Moody's ha ora riconosciuto di non aver seguito in quell’occasione i suoi standard di giudizio.
In Italia il pm del Tribunale di Trani, Michele Ruggiero, ha invece alcuni giorni addietro chiesto la condanna alla pena di 9 mesi di reclusione e 16mila euro di multa al termine della requisitoria al processo per manipolazione del mercato a carico dell'analista di Fitch David Riley, all'epoca dei fatti capo del rating sovrano. Riley è accusato di aver fornito in due occasioni nel gennaio 2012 anticipazioni sull' imminente doppio declassamento del rating dell'Italia (da A a BBB+) deciso da Fitch ufficialmente solo due settimane dopo.
Secondo l’accusa, in questo modo Fitch avrebbe turbato
negativamente l'andamento del mercato finanziario italiano. In Italia le anticipazioni del rating sono vietate dai
regolamenti, ma il mercato è generalmente attento a queste veci. “Infatti, c'è
stata volatilità negativa sul mercato" ha spiegato il pm Michele Ruggiero.
Nel processo erano inizialmente imputati un altro analista di Fitch e la stessa
società di Rating, le cui posizioni sono state archiviate dalla magistratura
milanese dopo lo spostamento dell'indagine per competenza territoriale. Il
processo è stato aggiornato al 23 febbraio per la sentenza.
Il 20 e il 25 gennaio prossimo sarà la volta di Standard & Poor's. Il pm Michele Ruggiero terrà la requisitoria al processo a carico dell’Agenzia che è imputata, sempre presso il tribunale di Trani, per manipolazione del mercato assieme a cinque tra analisti e manager della società.