L'oro e l'inquinamento
Due aspetti significativi legati all'oro ed alla produzione di oro sono senz'altro quelli inerenti il ciclo di vita di una miniera aurifera e l'aspetto ambientale (ossia l'inquinamento derivante delle miniere d'oro). Non tutti sanno, infatti, che per l'estrazione e soprattutto per la lavorazione dell'oro è necessario l'uso di sostanze tossiche, con effetti nocivi per le popolazioni e gli ecosistemi coinvolti. Nel libro "I segreti per Investire con l'oro" (Hoepli 2017) queste tematiche sono state affrontate in maniera approfondita, anche grazie ad una scheda di Giovanna Bellini. Ne presentiamo un estratto.
Il ciclo di vita di una miniera d'oro
L’immagine tradizionale che ci viene in mente pensando alle grandi miniere d'oro è probabilmente quella dell’estrazione fisica del metallo. Questa, però, rappresenta soltanto uno dei momenti della lunga vita di una miniera d’oro. Alle spalle di ciò, infatti, vi sono normalmente anni di studi preparatori. Riprendendo la catalogazione del World Gold Council riassumiamo le cinque fasi del ciclo di vita di una miniera aurea.[1]
1. Esplorazione - È una fase che può durare da 1 a 10 anni. Richiede dunque grandi investimenti e spesso tempistiche dilatate. Le difficoltà sono numerose, anche perché meno dello 0,1% delle aree esaminate porta ad una miniera. Soltanto il 10% dei depositi di oro sono sufficienti da giustificare ulteriori lavori per la costruzione di una struttura estrattiva.
2. Sviluppo - Una volta effettuati gli studi per verificare che i giacimenti di oro (ed eventualmente di altri minerali) siano tali da giustificare il prosieguo delle operazioni, si procede con la pianificazione e la costruzione della miniera. Prima, però, l’azienda deve anche ottenere le licenze ed i permessi necessari per poter procedere alla costruzione della miniera e all’estrazione dell’oro. È una fase che ha una durata fra gli 1 ed i 5 anni.
3. Fase operativa - È la fase produttiva della miniera, quella in cui vengono fisicamente estratte terra e rocce contenenti oro. La durata oscilla generalmente fra i 10 ed i 30 anni.
4. Decommissionamento della miniera d'oro - Si tratta dello smantellamento della struttura, ormai giunta all’esaurimento (o comunque non più profittabile). Occupa un arco temporale solitamente compreso fra gli 1 ed i 5 anni.
5. Fase post chiusura della miniera d'oro - Si tratta della fase di bonifica dei terreni che sono stati coinvolti dalle operazioni di estrazione e delle aree circostanti, in modo da limitare l’impatto ambientale e ridurre i danni causati dalla miniera nel corso della sua esistenza. Questa fase ha una durata di almeno cinque anni.
ORO, MINIERE E INQUINAMENTO
Analisi a cura di Giovanna Bellini[2]
Le miniere d'oro e l'inquinamento: L’estrazione di oro e metalli dal sottosuolo prevede l’uso di sostanze altamente inquinanti, come acidi, cianuro e mercurio. Inoltre, le miniere a cielo aperto utilizzano detonatori per sbriciolare le rocce. Le zone circostanti alle miniere sono luoghi desolati e aridi, dove piante e animali muoiono a poco a poco. Le falde acquifere vengono inquinate dagli acidi scaricati dopo la lavorazione delle rocce e la vita in tutte le sue forme si ammala e muore.
In Africa, America ed Asia, le compagnie straniere, aiutate dai governi locali spesso corrotti, si impossessano di interi territori per estrarre oro, argento e rame. Le miniere d'oro e le aziende del settore minerario spesso Inquinano, affamano, avvelenano e impoveriscono le popolazioni locali, che cercano di raggrupparsi per protestare e bloccare questa violenza. La Terra sta subendo una nuova colonizzazione e sembra che nessuno se ne accorga, tant'è che si continua a vendere e comprare oro inconsapevolmente. È arrivato il momento per raggiungere una nuova consapevolezza, non solo rispetto a ciò che mangiamo, ma anche a ciò che indossiamo.
I DANNI AMBIENTALI DELL’ESTRAZIONE DI ORO
Per estrarre una singola oncia d’oro (poco più di 30 grammi), vengono rimosse 250 tonnellate di roccia, con chiari danni per ambiente e popolazione locale. In seguito, l’oro grezzo viene separato dalla roccia con metodi che prevedono l’uso del cianuro, dell’acido solforico e del mercurio. L’inquinamento da cianuro proveniente da una sola miniera può uccidere pesci e altri organismi nel raggio di diverse miglia. L’esposizione al cianuro impedisce alle cellule del corpo di usare l’ossigeno, causando gravi conseguenze sul corpo umano, convulsioni, danni ai polmoni, fino ad una possibile morte per arresto respiratorio, danni cerebrali e arresto cardiaco. È stato stimato che oltre un terzo di tutto l’inquinamento mondiale da mercurio è causato dall’estrazione mineraria su piccola scala. L’estrazione di un singolo grammo d’oro richiede ben 5 grammi di mercurio. Per creare una normale fede nuziale sono necessari fra i 56 e i 140 grammi di mercurio, una è una neurotossina che causa danni a cervello, sistema nervoso, polmoni e reni. Il mercurio è dannoso soprattutto per donne in gravidanza e bambini, anche in piccole quantità. Al giorno d’oggi ben 15 milioni di persone cercano di guadagnarsi da vivere lavorando in miniere artigianali di oro e altri metalli, di questi il 30% è composto da donne e bambini. Un dato che deve far riflettere.
Altre informazioni sul tema come investire con l'oro sono reperibili nel libro "I segreti per investire con l'oro"
[1]. Si veda l’ampia trattazione sul tema presentata dal sito del World Gold Council: www.gold.org/about-gold/gold-supply/how-gold-is-mined.
[2]. Artista, Maestra di Reiki, scrittrice, socia fondatrice dell’Associazione Culturale e di Promozione Sociale “La Città della Luce”, Scuola per Operatori in Discipline Olistiche, Ecovillaggio e Comunità, con sede nelle Marche. All’interno dell’Associazione dirige il laboratorio “La Terra e il Fuoco” dove tiene corsi di monili etici ed ecologici con metalli riciclati, corsi di ceramica e corsi di runologia. Cura il sito www.laterraeilfuoco.org.