Libia e Opec spingono al rialzo il petrolio: WTI sopra quota 50$ al barile
Il petrolio prova a scrollarsi di dosso la debolezza delle ultime settimane, con la quotazione WTI che nella giornata di ieri ha compiuto un importante balzo, proseguito oggi. A spingere al rialzo l’oro nero sono da un lato le speranze per nuovi accordi da parte del cartello OPEC, ma anche (e forse soprattutto) le news in arrivo dalla Libia, con la produzione del paese un tempo controllato da Gheddafi in netto calo, con ritardi dovuti a scioperi e problematiche varie, in particolare nei giacimenti di Wafa e Shafara.
Le quotazioni del WTI sono risalite dai minimi inarea 48, portandosi a 49,7, per poi superare i 50 dollari al barile. Il superamento di quota 50 dollari rappresenta un primo segnale positivo, anche se la resistenza chiave appare collocata poco sopra i 51 dollari, alla base dell’ampio canale laterale che ha contenuto le quotazioni da fine novembre ad inizio marzo. Nuovo segnale di debolezza, invece, nel caso di una discesa dei prezzi sotto quota 48, molto pericolosa una caduta sotto I 47,5$ che potrebbe aprire spazio per ulteriori allunghi ribassisti. In recupero anche il petrolio del mare del Nord, con il Brent scambiato a 53,15 $ al barile.