L'euro tenta il rimbalzo, la sterlina sotto pressione
La settimana pre-natalizia si è conclusa con l’euro che ha accennato un debole rimbalzo dai recenti minimi nei confronti del dollaro e con la sterlina nuovamente sotto pressione.
L’euro/dollaro, dopo aver toccato i valori più bassi dal 2002 contro il dollaro in area 1,035 ad inizio settimana, è risalito verso l’area 1,045. Il tutto nonostante i buoni dati sul PIL finale americano del terzo trimestre 2016. Di fatto nelle ultime sedute il rapporto fra le due valute è uscito dall’ampio canalone fra 1,05 e 1,15 che aveva contenuto le quotazioni per quasi due anni, provando subito ad accelerare al ribasso, anche se sul finire di settimana si sono rivisti anche i compratori.
Torna sotto pressione la sterlina, anche dopo le news relative alla crescente possibilità di un referendum scozzese per la scissione, nel caso in cui il Regno Unito dovesse perdere l’accesso al mercato unico europeo. Il rapporto fra la divisa britannica ed il dollaro è sceso ancora tornando sotto quota 1,23, con la terza settimana consecutiva di ribassi.
Sul fronte macroeconomico la prossima settimana sarà scarica di dati, con le principali piazze finanziarie chiuse per festività il lunedì di Santo Stefano (Canada, Australia, Nuova Zelanda, Hong Kong e Regno Unito anche martedì 27). Martedì arriverà il rapporto sulla fiducia dei consumatori americani, seguito al mercoledì dai contratti pendenti sulle abitazioni Usa e dalle scorte di greggio Usa al giovedì. Venerdì, vigilia di capodanno, chiusure anticipate a Londra e Francoforte.