L'argento prova a seguire l'oro ed avvicina i massimi di periodo
Il clima di incertezza di queste ultime settimane ha spinto al rialzo l’oro, che ha aggiornato i massimi degli ultimi cinque mesi, rompendo le precedenti resistenze posizionate a 1.261 e 1.264$. E’ tornato a correre anche l’argento, dopo la caduta di inizio marzo (ed il clamoroso -4% nel giro di due ore del 2 marzo), con i prezzi del metallo grigio che viaggiano poco lontani dai massimi da novembre. In altre parole l’oro i circa l’1% sopra i massimi di fine febbraio, mentre l’argento si trova ancora l’1% al di sotto di questi valori. Tutto ciò a testimoniare la maggiore propensione degli investitori a rifugiarsi nel metallo giallo nelle fasi di insicurezza dei mercati, mente la domanda di argento per circa il 50% arriva dal settore industriale.
L’argento, come accennato, si trova ad una quindicina di centesimi dai massimi dello scorso marzo. Dal punto di vista tecnico, come facilmente prevedibile, siamo quindi vicino ad una fitta zona di resistenze: dapprima i massimi della passata ottava a 18,40 e successivamente i massimi del mese scorso a 18,48. Il superamento di questi valori aprirebbe spazio per nuove risalite, con eventuali target in area 18,70 e 19 $ all’oncia. Molto dipenderà ovviamente anche dall’andamento del dollaro (con cui l’argento vanta una correlazione inversa) e da quello dell’oro (il cui movimento è invece simile). Resta stabile la ratio gold/silver, ossia il numero di once d’argento necessarie per acquistarne una d’oro, attualmente un valore di poco inferiore a 70.