EURO/DOLLARO risale, in attesa di una settimana ricchissima! E la parità non sembra così facile

Nelle
ultime ore di venerdì il cambio fra euro e dollaro ha messo a segno
un veloce allungo verso l'area 1,07, aggiornando i massimi da oltre
un mese. Dal punto di vista tecnico si tratta di un segnale
significativo, che necessiterà però di una conferma nelle prossime
sedute. Sostanzialmente il rapporto fra le due valute è uscito dal
primo canale
laterale (molto stretto, fra 1,0495 e 1,063) che aveva contenuto
le quotazioni nelle ultime due settimane, volando fino a 1,07, per
poi concludere intorno alla precedente resistenza, collocata a 1,067.
Tutto
ciò dopo i nonfarm payrolls Usa, migliori delle attese, dopo un
Draghi ancora in versione colomba ed alla vigilia di un meeting della
Fed in cui Janet Yellen è attesa rialzare i tassi per la terza volta
negli ultimi 15 mesi, per evitare il rischio di trovarsi a rincorrere
l'inflazione Usa. In altre parole, sommando questi fattori, emerge
cme il cambio fra euro e dollaro stia ancora una volta trovando
difficoltà per avvicinarsi alla parità, quasi come se questa non
fosse gradita ai mercati (e
sicuramente nemmeno a Donald Trump).
IL CALENDARIO MACROECONOMICO E' RICCHISSIMO - Fra
gli appuntamenti da monitorare nei prossimi giorni troveremo dunque
il FOMC, con la decisione della Yellen nella serata di mercoledì 15
Marzo, giorno in cui si terranno anche le elezioni Olandesi. Lunedì proseguirà il dibattito parlamentare sulla Brexit, che ritorna ai Comuni, dove la May proverà a ribaltare il risultato delle votazioni dei Lords, dove ha ottenuto due pesanti sconfitte. Da segnalare anche l'incontro fra la cancelliera Merkel e il neo presidente Usa Donald Trump a Washington nella giornata di martedì.