La Ferrari vola in borsa e (forse) anche verso una partecipazione nel Circus della Formula Uno

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Volano i bilanci della Ferrari, con un utile che è salito nel 2016 a 400 milioni, 110 in più rispetto all’esercizio precedente.Mentre il titolo ha sfondato quota 60 euro ad azione. Ma la Ferrari vola anche in Formula 1. Non stiamo parlando dei tempi cronometrici di Sebastian Vettel o di Kimi Raikonnen, ma delle mire espansionistiche del Cavallino Rampante. Dopo la rivoluzione nel mondo della Formula Uno con l’acquisto del campionato da parte di Liberty Media, la Ferrari sta valutando di entrare nella nuova organizzazione non solo più come concorrente ma anche con l'opportunità di acquisirne una quota.

Infatti, nelle ultime settimane sono stati avviati colloqui tra il CEO della FCA e i responsabili di Liberty Media. Lo ha detto Sergio Marchionne durante l’incontro con gli analisti finanziari sui conti 2016. Marchionne ha aggiunto che sarebbe poco saggio investire senza avere chiarezza su cosa succederà dopo il 2020 alla scadenza del concorde agreement.
Sulle sue aspettative per la Formula Uno dopo l'acquisto di Liberty Media Marchionne ha detto: "Mi aspetto che lo sport della F1 in generale faccia meglio, anche perché Liberty e Chase Carey conoscono molto bene il mondo dell'entertainment e sapranno rendere questo sport ancora più popolare. In questo la Scuderia Ferrari farà la sua parte".

L'acquisizione del Circus da parte del colosso statunitense procede e dal 2017 potrebbero iniziare a cambiare le cose e, come afferma qualcuno, non è detto che sia in meglio. Il timore, fondato, è che al debole Ecclestone si sostituisca un leader assoluto che porti il Circus verso territori fino ad oggi volutamente inesplorati. 
La Cvc, ormai precedente proprietaria della Formula 1, ha sempre mantenuto un profilo discreto, lasciando il potere e le luci della ribalta a Bernie Ecclestone. Il nuovo padrone del gran circo della velocità diventerà Chase Carey, il manager prima al fianco di Murdoch alla 21st Century Fox. 

Carey fino ad oggi ha lasciato il comando a Ecclestone, limitandosi a ascoltare e imparare ma, quando l’acquisto che vale ben 8 miliardi di dollari, sarà completato ad inizio aprile sarà presentata la società “Formula One”, che è destinata a sbarcare a Wall Street, con decisi cambi di forza e di ruolo. E di conseguenza anche la Formula 1 potrebbe cambiare. 

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