La domanda di oro delle banche centrali
Nel 2018 la domanda di oro da parte delle banche centrali è salita ai massimi da quasi 50 anni. Ecco di seguito un’analisi estrapolata da I Segreti per Investire con l’oro (Hoepli) arricchita con gli ultimi dati sulla domanda di oro delle banche centrali nel 2018/2019.
La domanda di oro delle banche centrali
Dal 2010 le banche centrali sono tornate a essere stabilmente acquirenti di oro fisico come riserva. Secondo le stime di GFMS Thomson Reuters e del World Gold Council il saldo complessivo degli acquisti di oro delle banche centrali ha raggiunto, nel 2010, la cifra di 77 tonnellate, crescendo nei due anni seguenti a 457 e 544,1 tonnellate, quest’ultimo il valore più elevato da quasi mezzo secolo. Nel 2013 la domanda di oro delle banche centrali si è confermata positiva, attestandosi poco sopra le 400 tonnellate. Il valore di oro acquistato dalle banche centrali è rimasto costante anche nel 2014-2015, per poi scendere a 257 tonnellate nel 2016, prima di risalire oltre quota 350 nel 2017 e di decollare a 651 tonnellate nel 2018, record di acquisti di oro da parte delle banche centrali da quasi 50 anni.
VALORE 2018: 651 Tonnellate di acquisti aurei da parte delle anche centrali
GLI ACQUISTI DI ORO DELLE BANCHE CENTRALI
Analizzando nel dettaglio l’attività delle singole banche centrali, emerge chiaramente il loro passaggio da venditori a compratori di oro, avvenuto sul finire del primo decennio degli anni Duemila. Fra gli istituti centrali maggiormente attivi dobbiamo senz’altro menzionare la Russia, che dal 2006 in poi ha attuato un sistematico acquisto di oro. Dal 2014 la domanda di oro in arrivo da Mosca ha superato, in media, le 15 tonnellate al mese, eccedendo quota 200 tonnellate su base annua sia nel 2015 sia nel 2016. Inoltre, fra il 2006 e il 2017 la domanda complessiva della Russia ha superato le 1.300 tonnellate. Non va poi scordato il Kazakhistan, con oltre 250 tonnellate in acquisto fra il 2011 e il 2018, mentre è risultata più volatile la Turchia, acquirente di oro fra il 2011 e il 2014, venditrice nel 2015-2016 e nuovamente compratrice di lingotti nel 2017 e nel 2018.
LE RISERVE AUREE DELLA BANCA CENTRALE CINESE
La Cina merita un discorso a parte, in quanto l’ammontare delle sue riserve e la sua attività di acquisto e vendita di oro sono a lungo risultate una vera e propria incognita, poiché fra il 2000 e il 2013 ha rilasciato dati ufficiali soltanto due volte. La prima nel 2002, annunciando acquisti per 99,2 tonnellate e la seconda nel 2009, informando i mercati di aver completato un percorso di acquisto di 454,1 tonnellate. Nel 2014, poi, un nuovo annuncio, per ulteriori 604 tonnellate di prezioso, relative al periodo 2009-2016, con altri acquisti nella parte finale dell’anno per un totale di oltre 700 tonnellate, seguiti da un saldo positivo anche nel 2016. Negli anni in cui la Banca Nazionale Cinese taceva i dati ufficiali, avevano preso piede numerose ipotesi e speculazioni sulle reali quantità detenute dal Dragone, con alcune stime che si erano spinte anche ipotizzare valori fra le 2.500 e le 3.000 tonnellate, cifre poi smentite dai dati pubblicati nel 2015.
GLI ACQUISTI DI ORO DELLE BANCHE CENTRALI NEL 2018
È stato un anno da record il 2018 per gli acquisti di oro delle banche centrali. Il grosso della domanda è arrivato da Russia (nella de-dollarizzazione delle riserve, con altre 270 tonnellate), Kazakistan e Turchia. Hanno comprato oro, anche se con quantitativi minori, le banche centrali di Cina, Ungheria, Polonia e India, ma anche Mongolia e Iraq.
Le vendite di oro da parte delle banche centrali sono state minime, nell’ordine di poche tonnellate per Australia e Germania (4t), Sri Lanka e Indonesia (con due tonnellate di oro cadauna vendute), con uno scenario di forti acquisti di oro da parte delle banche centrali, mentre scarseggiano le vendite. Lo scenario è quindi destinato a rimanere simile anche per il 2019, con forte domanda di oro da parte delle banche centrali. Salvo eventuali sorprese in arrivo da Bankitalia…
Per altri spunti sul tema si invitano i lettori a leggere “I segreti per investire con l’oro” (De Casa), edito Hoepli.