La Bank of England alza i tassi
La Banca d’Inghilterra ha alzato i tassi di interesse per la prima volta dopo un decennio. L’istituto guidato da Mark Carney ha mosso il benchmark da 0,25% a 0,50%, alzando dunque il costo del denaro dopo il taglio effettuato nell’immediato post Brexit (Agosto 2016) per salvaguardare l’economia nazionale. All'epoca si cercò di frenare la caduta del mercato immobiliare e di stimolare la domanda nterna, oggi si cerca invece di ridare vigore al pound (anche se come vedremo gli esiti non sono stati almeno nel breve termine quelli sperati sulla sterlina).
Il rialzo dei tassi della Bank of England
La mossa della Bank of England era nell’aria, su 60 analisti interpellati da Bloomberg in merito alle mosse della BoE ben 52 si attendevano un rialzo dei tassi. La votazione della Bank of England si è conclusa con 7 membri favorevoli ad un rialzo dei tassi, mentre soltanto 2 hanno votato per mantenerli al precedente valore dello 0,25%, che rappresenta anche il minimo storico per il Regno Unito. La sterlina ha tuttavia perso pesantemente terreno sui mercati valutari, con un vero e proprio crollo dopo la rimonta dei giorni scorsi. Per la sterlina il primo storico rialzo dell'ultimo decennio è così coinciso con una caduta dell'1,5%, un valore elevato sul mercato dei cambi.
Perchè la sterlina scende dopo la Bank of England?
La sterlina ha perso valore, sorprendendo parte degli operatori di borsa, perchè la Bank of England, nonostante il rialzo dei tassi di interesse è apparsa relativamente cauta sulle prossime mosse. In altre parole il ritocco al costo del denaro cui abbiamo assistito non è sembrato l'avvio di un ciclo rialzista, quanto un movimento quasi isolato cui faranno seguito altri rialzi (non troppo vicini nel tempo). Il diffondersi di questa opinione fra gli operatori ha fatto crollare la sterlina, su cui hanno senz’altro pesato anche le parole della Bank of England relative alla Brexit, che viene tuttora vista come una grande fonte di incertezza per il futuro, che potrebbe frenare fortemente la domanda interna. L'inflazione nel Regno Unito, inoltre, è attesa superare la soglia del 3,0% già nei prossimi dati relativi ad ottobre, in arrivo a breve.
Il cambio euro/sterlina dopo la Bank of England
In questo scenario il cambio fra euro e sterlina ha ceduto oltre l'1,5%, risalendo da 0,874 fino a 0,893. In altre parole nel giro di meno di 24 ore l'inverso sterlina/euro è crollato sul Forex market da 1,145 a 1,12. La sterlina ha perso terreno anche nei confronti del dollaro, scivolando da 1,33 fino a 1,305. Sotto quota 1,30 lo scenario sarebbe ancora più ribassista, mentre il primo segnale rialzista per la sterlina arriverebbe soltanto con il recupero dell'area 1,34