Investire sull’oro: è già il momento?
E' già il momento di investire sull'oro? Analizziamo la situazione.
Le quotazioni dell’oro hanno messo a segno una significativa correzione nel mese di settembre, allontanandosi dai massimi di inizio mese in area 1.357 dollari l’oncia, fino a scendere sotto quota 1.300 dollari. Nemmeno l’incerto esito delle elezioni tedesche ha ridato slancio al metallo prezioso,. Dopo un veloce rimbalzo, infatti, il prezzo dell’oro è nuovamente scivolato sotto quota 1.300 dollari, portandosi sui minimi dell’ultimo mese a 1.280/1.285$. Fra le ragioni della discesa del prezzo dell’oro possiamo anche annoverare le crescenti aspettative per un ulteriore rialzo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve entro la fine del 2017. L’ultimo discorso di Janet Yellen ha infatti aumentato le attese per il terzo rialzo dei tassi del 2017, verosimilmente in arrivo per dicembre. La Banca Centrale Americana potrebbe poi ritoccare il costo del denaro altre 3 volte nel 2018 e 2 nel 2019, rendendo l’oro relativamente più costoso in uno scenario generale di tassi maggiormente elevati. La situazione geopolitica non ha registrato particolari miglioramenti, ma al tempo stesso gli investitori non sono tornati a puntare sull’oro anche perché i mercati azionari hanno continuato la loro corsa rialzista. Il cambio euro dollaro, inoltre, si è indebolito e le quotazioni dell'oro tendono ad essere inversamente correlate con l'andamento della banconota verde.
Analisi tecnica sull’oro
L’oro appare in uno scenario di grande indecisione, con l’impostazione di medio termine (che era rialzista) messa in discussione dalla discesa dei prezzi sotto quota 1.300. A questo punto potremmo attenderci nuove correzioni del metallo prezioso, con eventuale target verso i 1.260/1.265 dollari l’oncia. Sarebbe invece positivo un recupero da parte del prezzo dell’oro dell’area 1.300, con spazio in tal caso per ulteriori allunghi verso i 1.320 dollari e, nel caso in cui la Fed non rispettasse le attese, anche verso i 1.350$. Poco più lontano sono posizionati i massimi raggiunti dal prezzo dell'oro nei giorni che hanno seguito il voto della Brexit, quando gli investitori corsero ad acquistare il lingotto come bene rifugio, spingendo le quotazioni dell'oro a 1.375 dollari l'oncia.