Inflazione e Brexit frenano la crescita del PIL UK: +0,2% nel primo trimestre 2017
La crescita dell’economia britannica rallenta, lo ha certificato l’ONS, l’Istituto statistico britannico. Le ragioni sono molteplici: si va dall’incertezza legata alla Brexit, alla crescente inflazione, alla stagionalità ed alla minore spesa privata dei cittadini. Sta di fatto che il prodotto interno lordo della Gran Bretagna nei primi tre mesi del 2017 ha fatto registrare un incremento pari allo 0,2%, il dato peggiore degli ultimi cinque anni insieme al primo trimestre 2016. Per trovare numeri peggiori dobbiamo poi andare indietro di quasi 5 anni, precisamente dall’ultimo trimestre del 2012. All’epoca ancora non si parlava di Brexit, con l’economia britannica duramente colpita dalla crisi finanziaria ed un PIL che in quel trimestre scese dello 0,2%. Dopo il confortante +0,7% messo a segno nel trimestre conclusivo del 2016 - che aveva in qualche modo allontanato le paure della Brexit - l’economia britannica si trova dunque di fronte ad un significativo rallentamento. Il dato odierno risulta infatti inferiore alle attese degli analisti, che erano prima per uno 0,4% e poi per uno 0,3%. A questo punto anche il target annuale del 2% potrebbe essere in discussione. La Bank of England nei giorni scorsi ha infatti rivisto al ribasso le sue stime sulla crescita dal 2,0% all’1,9%, mentre l’ONS ha rettificato da 2,1% a 2,0%. Si prevede dunque un rimbalzo per i prossimi mesi, anche se le premesse non sono delle migliori.
Nel grafico la crescita dell'inflazione nel Regno Unito, in netto aumento dopo il voto della Brexit (da Tradingeconomics)
L’istituto statistico britannico (ONS) riassume la situazione in questo modo:
- UK gross domestic product (GDP) in volume terms was estimated to have increased by 0.2% between Quarter 4 (Oct to Dec) 2016 and Quarter 1 (Jan to Mar) 2017.
- UK GDP growth in Quarter 1 2017 has been revised down by 0.1 percentage points from the preliminary estimate published on 28 April 2017; mainly due to broad-based downward revisions within the services sector.
- UK GDP growth slowed to 0.2% in Quarter 1 2017 as consumer facing industries such as retail and accommodation fell and household spending slowed. This was partly due to rising prices. Construction and manufacturing also showed little growth, while business services & finance continued to grow strongly.
Nel dettaglio appare interessante il terzo punto, che mette in evidenza i settori in frenata, ma anche il calo della spesa privata, in parte correlato con la crescente inflazione. Il tema relativo ai rischi dell’inflazione per l’economia britannica torna dunque centrale (ecco un articolo in cui analizzavamo questo tema), proprio mentre anche costruzioni e manifattura mostrano chiari segnali di frenata. Continuano invece a correre i servizi, che si trovano, però, ad operare con una spada di Damocle sul capo, quella legata al rischio di perdita del passporting europeo nelle vicissitudini delle negoziazioni della Brexit. Theresa May, infatti, il prossimo 8 giugno cercherà il sostegno popolare nelle elezioni anticipate da lei convocate per chiedere una sorta di autorizzazione indiretta al popolo britannico per poter abbandonare le trattative sulla Brexit con Bruxelles nel caso in cui queste prendessero una piega poco gradita per gli inglesi. Questo azzardo, però, avrebbe dei costi molto elevati per il Regno Unito, che si troverebbe in uno scenario post Brexit senza un accordo commerciale con l’Europa. Il tutto mentre l’economia del Regno Unito inizia a mostrare segnali di rallentamento e le banche sono pronte a fare le valigie da Londra. La lunga onda della Brexit pare essere soltanto all’inizio.