Il cambio euro dollaro scivola sotto 1,12 dopo la Fed
Il cambio euro/dollaro si è mosso al rialzo dopo che la Federal Reserve ha nuovamente ritoccato al rialzo i tassi di interesse. Si tratta del secondo movimento di quest’anno, dopo quello di marzo e del quarto del post crisi finanziaria, considerando dunque quelli di dicembre 2015 dicembre 2016. Janet Yellen, Governatrice della Fed, ha anche preannunciato un ulteriore ritocco al costo del denaro durante il 2017, così come la prospettiva di ridurre il bilancio della Federal Reserve, esploso a 4.500 miliardi di dollari dopo la crisi. Ha anche ipotizzato 3 rialzi ai tassi sia per il 2018 che per il 2019. Un piano che, se effettivamente attuato dalla Fed, implicherebbe un dollaro relativamente forte sui mercati, anche se occorre analizzare quella che sarà la politica monetaria dell'area euro.
Cambio euro/dollaro: quali ripercussioni?
Sul fronte valutario il cambio fra euro e dollaro si era mosso al rialzo prima dell’annuncio del rialzo dei tassi, che tornano sopra l’1% per la prima volta dal 2008. I mercati, complici i dati del lavoro Usa non entusiasmanti, avevano puntato su una Fed attendista. Invece la Yellen ha confermato le attese per il rialzo dei tassi di interesse. Il cambio euro/dollaro, dopo essere salito fino a 1,13, fino ad aggiornare i nuovi massimi da inizio novembre, ha corretto, scendendo verso 1,12 già nella serata di mercoledì, per poi portarsi a 1,1180 nella mattinata di giovedì. A questo punto i mercati paiono aver ormai scontato un ulteriore rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve (con il dollaro che ha recuperato terreno), mentre resta da vedere quella che sarà la reazione degli investitori alle decisioni della BCE, che nei prossimi mesi si dovranno necessariamente muovere verso un rientro dal quantitative easing, portato avanti a partire dall’inizio del 2015 da Mario Draghi. Queste mosse verosimilmente potranno rinforzare l’euro, resta da capire quanto. Quello che appare ormai certo è che la parità per l’euro/dollaro è sempre più lontana.
Cambio euro/dollaro: analisi tecnica
Dal punto di vista tecnico il cambio euro dollaro appare ancora collocato all’interno dell’ampio canale che ha contenuto le quotazioni negli ultimi due anni fra 1,05 e 1,15. In ottica di breve termine il primo supporto appare ora posizionato a 1,1160, sui deboli minimi della settimana scorsa, con spazio in caso di rottura per una veloce discesa verso 1,1120/1,1110. Primo segnale positivo per il cambio euro/dollaro soltanto sopra 1,1260, con ulteriore conferma in caso di violazione dei massimi di mercoledì in area 1,13.
Il grafico del cambio euro dollaro a 4 ore mostra chiaramente i movimenti sopra menzionati, con la salita a 1,13 ed il successivo ritorno dell'euro-dollaro a quota 1,12.