FTSE Mib: gli attentati in Russia e lo spread in rialzo spingono l'indice al ribasso
Il listino azionario milanese ha chiuso al ribasso la prima seduta della settimana. Dopo un apertura positiva oltre i 20.500 punti e dei massimi a 20.540, Piazza Affari ha ceduto oltre un punto percentuale chiudendo a 20.242 (-1,22%). Pesano le tragiche news in arrivo dalla Russia, ma anche il tonfo di FCA, che cede il 4,98% e la brutta giornata dei titoli del settore bancario. Nel giorno della riduzione del Quantitative Easing da 80 a 60 miliardi lo spread è tornato a salire, spingendo al ribasso il settore creditizio, con Bper che ha perso il 3,50%, Unicredit il 2,70%, mentre Intesa l'1,50%. A questo punto i market mover centrale delle prossime settimane sarà ancora legato ai temi elettorali, con il primo turno delle presidenziali francesi in programma fra 20 giorni, mentre due settimane più tardi sarà la volta dei ballottaggi. Poco mosso l'euro, che recupera qualche pips contro il dollaro, salendo a 1,0663. In calo la sterlina, dopo i venti bellicosi per proteggere Gibilterra, ma anche per via di un PMI manifatturiero sotto le attese (ed in calo per il terzo mese di fila) Recupera l'oro che torna sopra i 1.250$