Ftse Mib: è la settimana buona per l’attacco ai 20.000 punti o arriverà la correzione?
La scorsa settimana si è chiusa in positivo per il listino milanese, ancora intorno ai 19.500 punti. Un Mario Draghi in versione colomba ha ridato slancio agli indici europei, spingendo il FTSE a meno di tre punti percentuali dall’attesa soglia dei 20.000 punti.
Dal punto di vista tecnico il trend di fondo pare ancora positivo, con l’importante rally che ha preso avvio nella seconda metà di novembre che ha spinto le quotazioni verso un importante recupero dallì’area 16.000 fino ai valori attuali. Di fatto questa spinta rialzista pare essersi notevolmente affievolita, ma potrebbe trattarsi anche di una cosiddetta pausa di consolidamento. Infatti fintanto che i prezzi riusciranno a rimanere al di sopra dei 19.000.19.100 punti (Ftse Mib, future scadenza marzo 2017), la tendenza di fondo appare ancora essere quella precedente, viceversa una correzione al di sotto di questi valori aprirebbe spazio per ulteriori vendite.
Ma a guidare le danze, oltre alle grandi storie legate ai colossi di Piazza Affari, saranno anche ed ancora le banche centrali, con la BCE e la FED che si stanno muovendo in direzioni opposte: in ambito europeo ancora verso politiche espansive, mentre sul fronte Usa la Yellen ormai in versione maggiormente da falco. Senza poi dimenticare quelli che saranno i dati macroeconomici della settimana (con la decisione della Consulta sulla legge elettorale e con quella della della Corte d'Appello sulla Brexit ), ma anche le prossime mosse del neopresidente americano, Donald Trump.