Frena la produzione manifatturiera UK
Dal punto di vista macroeconomico la settimana britannica era iniziata positivamente, con un dato sul PMI del settore dei servizi migliore delle attese (55,2%). Oggi è arrivata un'inaspettata doccia fredda, con dati in forte calo sia per il settore manifatturiero che per quello industriale, quest'ultimo trascinato al ribasso dal settore energetico.
Nel dettaglio il manifatturiero ha fatto registrare il peggior calo da otto mesi, trascinato al ribasso dal settore farmaceutico, per un complessivo -0,9%, a fronte di aspettative per +0,2%. Situazione simile nell'output industriale, atteso in crescita dello 0,2%, ma attestatosi in calo di oltre un punto percentuale.
Nel frattempo crescono le pressioni sul Primo Ministro Theresa May, con i laburisti ed anche parte dei suoi colleghi conservatori per rendere note quello che sarà (o almeno quello che vorrebbe essere) il piano per la Brexit.
Questo scenario ha indebolito la sterlina, scesa nell'intraday anche sotto quota 1,26 nei confronti del dollaro, mentre il rapporto fra la divisa di Sua Maestà e l'euro è tornato in area 1,17, dopo aver iniziato la settimana oltre quota 1,20 l'inverso, EUR/GBP viaggia oltre quota 0,85, oltre due figure sopra i minimi raggiunti domenica sera, poche ore dopo la bocciatura del referendum costituzionale italiano.