Euro/dollaro: sotto quota 1,06 gli orsi sono pronti a spingere sull'acceleratore
La settimana sui mercati valutari si apre con l’euro dollaro poco mosso, appena sopra quota 1,06. Lo scenario è interessante, dopo il recupero delle prime settimane dell’anno, che ha riportato i prezzi dai minimi degli ultimi 15 anni a 1,035 fino oltre quota 1,08, abbiamo assistito ad una nuova discesa verso 1,05-1,06.
Dal punto di vista tecnico il primo supporto appare collocato in area 1,059-1,06, sulla chiusura più bassa della passata ottava. Nel caso in cui questi dovessero cedere lo scenario tornerebbe ad assumere una conformazione maggiormente negativa, con gli orsi pronti a spingere sull’acceleratore puntando dapprima l’area 1,05, storico supporto in questi ultimi due anni, e poi eventualmente di nuovo ai minimi di inizio anno. Tutto ciò se sul fronte americano non arrivassero altre news, con Donald Trump che ha già più volte mostrato di non gradire un euro troppo debole.
Viceversa avremo un primo segnale rialzista nel caso in cui i prezzi superassero 1,068, mentre ulteriori resistenze appaiono collocate a 1,072, 1,077 e 1,0795.
Sul fronte macroeconomico domani arriveranno il PMI manifatturiero tedesco e quello europeo, mercoledì avremo l’indice IFO tedesco e l’inflazione europea, molto attesa per capire le future mosse di Mario Draghi. Nel pomeriggio di mercoledì i dati sulle vendite di abitazioni esistenti negli States e le minutes del FOMC. Giovedì sarà la giornata del Pil tedesco dell’ultimo trimestre 2016, mentre al pomeriggio arriveranno anche i dati sulle scorte di petrolio Usa. Si chiude venerdì con le vendite di nuove case americane.