Euro/Dollaro: la sfida è ancora a quota 1,05!
Nelle ultime sedute il rapporto fra euro e dollaro è andato a testare i nuovi minimi da oltre un mese sotto quota 1,05, per poi risalire verso 1,06. Nelle ultime ore della settimana, però, il dollaro ha ritrovato forza, spingendo le quotazioni ad una chiusura in ara 1,0560. La tendenza di fondo appare ancora favorevole al dollaro, anche se per il momento il supporto collocato in area 1,05 ha sostenuto le quotazioni, spingendole verso un nuovo tentativo di rimbalzo. L'area 1,05 è particolarmente importante in quanto è stato il principale supporto dall'inizio del 2015 fino al dicembre 2016, quando le quotazioni sono scese ai minimi degli ultimi 15 anni in area 1,035, dopo il secondo rialzo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve, la banca centrale americana.
Fra i principali candidati a movimentare i mercati nelle prossime settimane troviamo a lunga serie di tornate elettorali che animeranno l'Europa. Il 15 marzo sarà la volta di quelle olandesi, seguite il 23 aprile dal primo turno in Francia, mentre il 7 maggio sarà in programma il secound round, quello decisivo in questa votazione che assume sempre più i connotati di una sfida fra i partiti tradizionali ed i populismi favorevoli al protezionismo, al nazionalismo e non all'euro. Altre insidie all’orizzonte pochi mesi più tardi, con le elezioni tedesche ed eventualmente con quelle italiane. In uno scenario sempre incerto, con l'Europa che deve ancora uscire dal Quantitative Easing (ed i tedeschi che vorrebbero la cosa in tempi rapidi), mentre Trump pare non gradire affatto questa debolezza prolungata della moneta unica, che potrebbe in qualche modo mettere in difficoltà le sue linee politiche di protezionismo e rafforzamento dell'export, rese più difficili da un dollaro troppo forte.