Euro dollaro in rimonta sul Forex Market

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Euro dollaro, quando tutto sembrava pronto per una discesa sotto 1,07, ecco un cambio di rotta. Ma come si sta muovendo il cambio euro dollaro (EUR/USD)? Dopo essere arrivato a inizio giugno in area 1,09, ha progressivamente ripiegato verso 1,07. Sulla moneta europea pesavano soprattutto i timori per una possibile instabilità politica, in particolare dopo le elezioni europee. Il voto, infatti, ha aperto crepe interne soprattutto in Francia e Germania.

In particolare, in Francia, Macron – sconfitto alle europee – ha convocato elezioni anticipate. Un tentativo – rischioso – di frenare l’avanzata della destra di Le Pen, che è risultato il partito più votato nel primo turno del voto. Al tempo stesso, però, Le Pen non sembra aver raggiunto la maggioranza assoluta e questo scenario ha favorito in qualche modo un recupero dell’euro, con il cambio EUR/USD salito verso 1,08.

Euro dollaro: l’inflazione europea sostiene il cambio

eur usd, euro/dollaroCosa muove l’euro/dollaro? Va ricordato come l’ultimo dato relativo all’inflazione di base nel Vecchio continente sia rimasto stabile al 2,9%, contro le previsioni degli analisti per una discesa al 2,8%. Numeri che fanno pensare che la BCE non avrà troppa fretta nei prossimi tagli al costo del denaro. Arriveranno, sì, ma non in fretta come si pensava qualche mese fa.

“La Presidente della Banca Centrale europea, Miss Lagarde,e ha sottolineato che "ci vorrà tempo” per ottenere dati sufficienti lato inflazione” ha spiegato Gero Jung, Chief Economist di Mirabaud Asset Management “la BCE vuole essere certa di trovarsi di fronte ad una reale diminuzione del rischio di un'inflazione al di sopra dell'obiettivo, il messaggio è abbastanza chiaro: un secondo taglio a luglio è diventato meno probabile. Inoltre, affermando che "i dati dell'inflazione di giugno non rispondono alle domande della Bce sull'inflazione dei servizi", il capo economista Lane ha confermato le dichiarazioni della presidente Lagarde.

Da notare anche i recenti dati macroeconomici americani leggermente sotto le attese, in particolare quelli del lavoro, che frenano il dollaro. I mercati vedono più vicino il primo taglio dei tassi da parte della Federal Reserve. Complessivamente, quindi, uno scenario che può frenare gli acquisti sul dollaro, che resta però forte contro lo yen, sempre debole sul forex market. 

Non solo euro: anche la sterlina avanza contro il dollaro

Ben impostata anche la sterlina, scambiata in area 1,275 contro il dollaro, mentre va concludendosi il voto per il nuovo parlamento. Per i sondaggi non ci sono dubbi. I laburisti avranno la maggioranza e dopo 14 anni prenderanno la guida del paese, subentrando ai conservatori. 

Sarà interessante vedere eventuali movimenti sulla sterlina e conseguentemente, anche sui cambi contro euro e contro dollaro. Senz’altro le politiche in tema di relazioni con l’Europa - nello scenario post Brexit- potrebbero determinare volatilità sulla sterlina e potenzialmente anche un recupero della divisa britannica, nel caso di un governo laburista a trazione europea.