Dow Jones a quota 20.000. E il Ftse Mib?
Ci aveva girato attorno, fermandosi poco lontano. Oggi, poco dopo l’apertura il Dow Jones ce l’ha fatta. Per la prima volta nella storia, pochi giorni dopo l’insediamento ufficiale di Donald Trump alla Casa Bianca, l’indice americano ha toccato l’atteso traguardo dei 20.000 punti, quasi a festeggiare, con un pizzico di egoismo,le politiche protezionistiche del Tycoon. Si tratta più che altro di una mera barriera psicologica, come hanno ricordato numerosi analisti “a noi umani piacciono le cifre tonde”. Resta però il concetto di fondo, con i panieri azionari che spingono sull’accelleratore. Gli Stati Uniti in primis, ma anche l’Europa, con il Dax che prova a riavvicinare i 12.000 punti, sui massimi dalla primavera 2015.
E l’Italia? Anche il FTSE MIB appare ancora impostato al rialzo, con una quotazione, per una curiosa analogia, poco lontana dai 20.000 punti, in area 19.700 punti. Ed in molti già si chiedono quando toccherà all’Italia festeggiare l’atteso ritorno del proprio indice sopra quota 20.000 punti. Anche se in questo caso non sarebbe un massimo storico, visto che siamo ancora su valori oltre il 50% più bassi rispetto ai massimi di inizio anni Duemila, con la crisi bancaria che ha fortemente penalizzato il paniere milanese.