Chi è Emmanuel Macron
Emmanuel
Macron è stato il
grande protagonista del primo turno delle elezioni francesi. 39
anni, ex dipendente del Ministero delle Finanze francese, banchiere
in Rothschild e vice Segretario Generale della Presidenza della
Repubblica in Francia. Balza agli onori della cronaca quando prima
diventa Ministro dell'Economia del Governo Valls sotto la presidenza
del socialista Hollande e poi si dimette. Durante l'incarico di
Ministro nel 2016 fonda un partito, En
Marche,
e dopo solo un anno nel 2017 vince il primo turno delle elezioni
Presidenziali.
Europeista, propone di fissare l'età del pensionamento in base alle aspettative di vita, con un regime unico invece dei 37 attualmente in vigore, vuole favorire i contratti a tempo indeterminato sfavorendo quelli a termine, abolire le 35 ore settimanali per i giovani estendendo per loro l'orario di lavoro, tagliare del 10% le imposte per le imprese che assumono con il salario minimo. Abolire la tassa sulla casa per l'80% dei francesi, tagliare i sussidi di disoccupazione per chi rifiuta il lavoro per 2 volte ma allargarlo anche a quasi tutti i lavoratori. Nel suo programma anche la riduzione delle imposte di 1% di Pil distribuita in parti uguali fra famiglie ed imprese. Riconversione energetica ed abbandono del nucleare. In tema di sicurezza, un argomento più che mai sentito in Francia, vuole assumere 10.000 poliziotti, ripristinare il poliziotto di quartiere e creare 15.000 posti nelle carceri. Sul terrorismo ci saranno delle forme di detenzione speciale per coloro che vanno a combattere all'estero a sostegno dei movimenti islamisti radicali. Fra i tanti punti del programma anche un obiettivo quantitativo portare il tasso di disoccupazione dall'attuale 9,7% al 7% entro il 2022. Ma vuole anche rimborsare entro il prossimo quinquennio le spese per occhiali, apparecchi dentali e auditivi. Come finanziare tutto questo ambizioso programma? Certamente non a debito, visto che da europeista convinto non vuole superare il tetto del 3% di deficiti sul pil imposto dall'Europa. La strada di Macron è quella del taglio della spesa pubblica per 60 miliardi di euro, ma su cosa tagliare non è ancora noto. Enfant prodige, l'uomo del riscatto della Francia che manda in soffitta i vecchi arnesi della politica oppure improvvisato, paracadutato da banche e poteri forti? Il dibattito è aperto, ovviamente nel primo gruppo ci sono tutti i suoi sostenitori, nel secondo i suoi detrattori. La sua vita privata ha già impegnato la stampa rosa. Macron ha infatti sposato la sua professoressa del Liceo, Brigitte Trogneux. La moglie è 24 anni più anziana di lui. Rimanendo sul leggero: scrittore preferito Stendhal, cantante Charles Aznavour, film “In famiglia si spara”.
* * *
Emanuel Macron nasce ad Amiens, quatto giorni prima del Natale del 1977. La cittadina a nord ovest della Francia, 150 km circa da Parigi, 150 dal confine del Belgio. Ha studiato all'Università di Parigi Nanterre, all'Istituto di studi politici di Parigi e all'Ecole nationale d'administration, l'Ena per i francesi. La scuola superiore della Pubblica Amministrazione che ha preparato buona parte della classe dirigente transalpina. Nel 2004 a 27 anni entra nelle Ispettorato delle Finanze francesi. Nel 2007 conosce l'economista Jacques Attali, forse l'incontro della sua vita. A lui gli deve doppia conoscenza. Attali è incaricato dall'allora Presidente della Repubblica Nicolas Sarkozy di redigere un piano strategico per far decollare il pil francese, “Liberare la crescita” il titolo del suo rapporto. Macron fa parte della squadra dei giovani economisti che scrive le tesi. Attali lo presenta sia al braccio destro di Davide de Rotschild, Francois Henrot sia a Hollande nel 2010, quando ancora non era Presidente. In Rothschild Macron è prima analista, poi direttore, poi uno dei dirigenti più importanti del settore fusione e acquisizione.
Nel
2012 dirige l’acquisto della latte artificiale dalla Pfizer da
parte di Nestlé, un affare da 9 miliardi di euro. Il bonus per
Macron è milionario. “Competente, serio, intelligente, aperto”,
così lo descrive Attali. Muove i primi passi in politica a 24 anni,
fallisce una candidatura con i Socialisti nella Piccardia, nel 2007.
Sostiene François Hollande in occasione delle primarie socialiste
del 2011. Da luglio a dicembre 2011 anima un gruppo di esperti e di
economisti, il gruppo della Rotonde. Il team sostiene dal punto di
vista programmatico il candidato Hollande. Diventa Vice Segretario
Generale della Presidenza della Repubblica, consigliere economico e
poi Ministro dell'Economia sotto la Presidenza Hollande. Nell'aprile
del 2016 Macron
fonda il nuovo partito En Marche,
raccoglie circa 2 milioni di euro di donazioni, può contare su 60
mila sostenitori. A novembre ufficializza la sua candidatura alla
Presidenza della Repubblica, vince il primo turno delle elezioni presidenziali il 23 aprile 2017.
Articolo a cura di Giuseppe di Vittorio, direttore di Le Fonti (New Media)
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