Carney: "Non è ancora il momento di alzare i tassi" e la sterlina scivola
La sterlina torna ad indebolirsi sui mercati valutari dopo le parole di Mark Carney. Il Governatore della Bank of England ha affermato nella mattinata di martedì, dinanzi alla comunità bancaria londinese ed al ministro delle finance Hammond, che non è ancora il momento di alzare i tassi di interesse, fermi al minimo storico dello 0,25%. Di fatto le parole di Carney, che arrivano poche ore dopo l’avvio delle negoziazioni per la Brexit, frenano le speculazioni su un possibile ritocco del costo del denaro da parte della Bank of England, dopo il voto della scorsa settimana che aveva sorprendentemente visto il direttivo di politica monetaria della Bank of England diviso, con un voto di 5-3 per mantenere i tassi fermi.
Carney sui tassi di interesse e sulla Brexit
“Now is not the time to raise interest rates” ha spiegato Carney "Non e' ancora il momento di alzare i tassi” “La politica monetaria non puo' prevenire la discesa del reddito reale dei cittadini che accompagnera' la transizione verso l'uscita dall'UE" “Nei prossimi mesi vorrei vedere se e come l’indebolimento dei consumi privati potrà essere compensato da altre componenti della domanda, se gli stipendi restano stabili, e più in generale, come l'economia reagirà alla prospettiva di condizioni finanziarie più strette e alla realtà dei negoziati sulla Brexit”. Nonostante la corsa dell’inflazione, ormai giunta al 2,9% nel Regno Unito, Carney mantiene dunque la sua posizione (confermata anche in sede di voto la scorsa settimana) per mantenere i tassi fermi, nonostante le preoccupazioni legate alla Brexit di cui non fa certo mistero da tempo. Sulla scia delle parole del banchiedere canadese, la sterlina perde nuovamente terreno dopo la rimonta della passata ottava. Il cable (GBP/USD) viene scambiato sotto quota 1,27, a 1,2692. La divisa regale perde terreno anche nei confronti dell’euro, con l’EUR/GBP nuovamente in area 0,88. Dal punto di vista tecnico il trend appare ancora ribassista per il pound, che non riesce a rimbalzare dopo i segnali di debolezza che hanno fatto seguito al voto dell’8 giugno scorso, quando Theresa May ha perso la maggioranza assoluta nel parlamento.