Euro dollaro: trend rialzista a fine corsa?
Le elezioni tedesche
frenano l'euro che scivola verso 1,185, ma perde anche contro
sterlina e yen. Dopo un avvio di contrattazione relativamente
controllato, senza particolari discese, il cambio fra euro e dollaro
ha accentuato le perdite nel pomeriggio di lunedì. Questo anche dopo
le parole di Draghi, ancora in versione colomba. Il governatore della
BCE, infatti, ha fatto intendere ai mercati che al momento non c'è
nessuna necessità di procedere con movimenti restrittivi di politica
monetaria. In questo scenario il rapporto di cambio fra euro e
dollaro ha perso quota 1,19, scendendo verso 1,185. Dal punto di
vista tecnico il cambio appare ancora inserito nell'ampio canale
rialzista che ha spinto l'euro a guadagnare oltre 12 punti
percentuali nei confronti del dollaro da inizio anno ad oggi. Va
tuttavia segnalata la perdita di forza della valuta unica con le
possibilità di ulteriori correzioni da parte dell'euro che appaiono
in aumento. Soprattutto dopo che Janet Yellen ha indicato nell'ultimomeeting della Federal Reserve che intende ancora procedere con un
rialzo dei tassi entro la fine del 2017.
Elezioni tedesche: cosa cambia per l'euro dollaro?
Non è facile ipotizzare gli scenari di mercato per l'euro dollaro dopo il voto tedesco. Gli stessi operatori sono risultati relativamente confusi, con movimenti difficili da decifrare ed una direzionalità non chiara, a differenza di quanto visto dopo l'elezione di Emmanuel Macron in Francia, che ha nettamente spinto al rialzo l'euro/dollaro sul mercato valutario. Da un lato la vittoria mutilata di Frau Merkel indebolisce la Germania e in qualche modo anche l'Euro, che vede il suo paese leader alle prese con un parlamento quantomeno variopinto (e con 6 forze politiche contro le 4 della precedente legislatura). L'alleanza denominata Giamaica fra Merkel, Liberali e Verdi non pare così semplice ed anche i cambi legati all'euro potrebbero risentirne. Dall'altra però la probabile uscita dei socialisti dal Governo potrebbe aprire le porte ad una posizione ancora più da falco da parte della Bundesbank, che potrebbe spingere per un tapering più aggressivo. Questo porterebbe l'euro verso un ulteriore rafforzamento nei confronti del dollaro. Lo scenario sul forex market è dunque quello di attesa, con gli operatori che attendono di capire esattamente quale sarà la nuova formazione di governo. Dal punto di vista operativo perde comunque forza l'euro, almeno nel breve termine, mentre aumentano le possibilità di un movimento fra 1,18 e 1,20 o addirittura di una correzione da parte del cambio euro/dollaro verso l'area 1,15/1,16.