Cambio euro dollaro: analisi e previsioni
Euro dollaro: analisi e scenari
Sul forex market, il mercato delle valute, Il cambio euro dollaro ad inizio 2017 sembrava ad un passo dalla parità. Le cose, come avevamo ipotizzato, sono andato ben diversamente, con l'euro che si è apprezzato fino a superare quota 1,20 nei confronti del dollaro nel mese di settembre. In particolare 
dopo l'elezione di Emmanuel Macron in primavera, il cambio euro/dollaro ha guadagnato costantemente con un forte trend rialzista, particolarmente gradito agli Usa di Donald Trump (il Tycoon ha bisogno di un dollaro relativamente debole per le sue politiche protezionistiche e l'ipotetica parità fra euro e banconota verde avrebbe rappresentato un rischio in tal senso). Nel mese di settembre, però, le cose sul cambio euro dollaro sono cambiate. L'area 1,20/1,21 ancora una volta si è dimostrata una valida resistenza respingendo al ribasso le quotazioni del cambio eur/usd che è sceso fin sotto quota 1,16. Inversione di trend e nuova corsa rialzista del dollaro alle porte? Lo scenario resta incerto, ma negli ultimi giorni abbiamo assistito ad un tentativo di rimonta da parte della moneta unica nei confronti del dollaro. Ecco dunque che il cambio fra le due valute, stabile in area 1,16 nei primi giorni di novembre, è risalito verso quota 1,18. I buoni dati macroeconomici in arrivo dall’Europa ed i timori per un rinvio della riforma fiscale americana hanno spinto al ribasso la banconota verde, con il dollar index che è sceso sotto quota 94.
Euro dollaro, previsioni: cosa può capitare?
Nonostante questo allungo la situazione è ancora in veloce evoluzione. Resta difficile fare previsioni. Sopra quota 1,20-1,21 il cambio euro dollaro troverà spazio per proseguire il suo rally, annullando il tentativo di inversione cui abbiamo assistito da settembre in poi. Viceversa una nuova discesa dell'eur/usd sotto quota 1,16 rappresenterebbe una conferma del cambio di trend per il cambio. La parola spetta ai mercati, con il cambio euro dollaro che riparte da 1,18 attendendo il rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve, mentre Draghi ha ridotto la portata del QE europeo, allungandolo però almeno fino a settembre 2018, con una mossa che ha in qualche modo indebolito l'euro sul forex market.
GRAFICO CAMBIO EURO DOLLARO SETTIMANALE
