Cala il PMI britannico di industria e manifattura, importante rimbalzo dei servizi. La sterlina recupera
PMI BRITANNICI - La settimana era iniziata decisamente male per la sterlina, con il PMI manifatturiero e quello industriale sotto le attese che avevano decretato una discesa vicina al punto percentuale per la divisa di Sua Maestà. Oggi, quello dei servizi, segna un’inversione di tendenza, con un dato in netto recupero da 53,3 a 55, che ha nettamente battuto le attese, ferme ad un più modesto 53,5. Ne ha approfittato il pound, in rimonta dello 0,4% contro euro e dollaro dopo i dati.
Il PMI del settore manifatturiero UK, invece, ieri ha deluso le attese, scendendo per il terzo mese di fila. Dopo il picco di inizio gennaio a 56,1 sono arrivati dati in calo rispettivamente a 55,9, 54,5 e 54,2. In particolare ieri gli analisti avevano previsto un recupero, che non si è verificato. La sterlina debole, dunque, non spinge al rialzo il settore manifatturiero, mentre restano invece i rischi di una crescente inflazione (dopo il balzo degli ultimi due mesi). In calo anche quello delle costruzioni, annunciato questa mattina dall’ONS a 52,2, in discesa rispetto al precedente 52,5 e minore delle attese (52,4).
IL PUNTO SUL MERCATO DEI CAMBI – Come accennato riprende fiato la sterlina, che torna a valere 1,17 euro. L’opposto EUR/GBP scende sotto quota 0,8550. Il primo supporto resta collocato proprio su questi valori: una discesa sotto 0,8535-0,8540 aprirebbe spazio per un ritorno dapprima verso 0,85 ed eventualmente verso la seguente area dove sono concentrati volumi importanti a 0,848. Altro supporto chiave a 0,8425. Nuovo segnale di debolezza della sterlina nel caso in cui i prezzi salissero sopra 0,86. In recupero anche il cable, GBP/USD viaggia infatti a 1,2478, mentre l’euro/dollaro è negoziato a 1,0665.