BTP più - Conviene comprarlo?

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BTP Più 2025 – 2033: ecco un nuovo titolo di Stato

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha annunciato l’emissione di un nuovo BTP con scadenza 2033. Si tratta del primo BTP Più, un buono del Tesoro poliennale appartenente alla famiglia dei BTP Valore.

La vita di questa obbligazione è pari a otto anni, con un rendimento diviso in due blocchi (entrambi di 4 anni cadauno). Il rendimento sarà crescente, quindi più alto nel secondo quadriennio, con tassi minimi ancora da comunicare al mercato in data 14 febbraio 2025.

Dove si compra il BTP più

Come comprare il BTP più? Il collocamento avverrà dal 17 al 21 febbraio prossimo, tramite i tradizionali canali. Come nelle precedenti occasioni il BTP più si potrà acquistare al valore nominale di 100 durante il collocamento, con taglio minimo di mille euro. Non sono previste commissioni per chi lo compra in emissione.

 Successivamente sarà negoziato sul mercato secondario con un prezzo che oscillerà in base ai tassi di riferimento e all’andamento di domanda e offerta. Se i tassi saliranno, il prezzo spot verosimilmente scenderà. Per contro, tassi in calo potrebbero spingere la quotazione sopra la pari.

Possibilità di rivenderlo a 100 dopo 4 anni

Quali sono le novità in arrivo con il BTP più? Fra le caratteristiche di questo nuovo bond governativo troviamo la possibilità di rivendere il prodotto al valore di emissione di 100 dopo 4 anni. Un’opzione valida soltanto per chi acquista il prodotto in fase di collocamento e non per chi lo compra successivamente sul mercato secondario. Diversamente dalle ultime emissioni, non sarà corrisposto Fedeltà (solitamente previsto per chi mantiene il bond in portafoglio per l’intera durata del prodotto).

Conviene acquistare questo BTP più?

Veniamo al dunque. Conviene davvero comprare questo BTP? Ancora non sappiamo i tassi minimi. Inoltre, la risposta chiaramente varia in base alla propensione al rischio del singolo investitore e alle sue aspettative sui tassi di interesse. Per dare un giudizio più completo occorre senz’altro attendere i tassi minimi garantiti che saranno annunciati venerdì 14 febbraio.

Qualche considerazione la possiamo già fare. Infatti, è chiaro che la possibilità di vendere il Titolo di Stato a 100 dopo 4 anni da un lato protegge l’investitore da forti cali di prezzo sul mercato secondario, dall’altra avrà senz’altro un costo in termini di rendimento, con un tasso di interesse che verosimilmente sarà più basso di quello di un normale bond con scadenza a otto anni, in particolare nella prima parte. Inoltre, il prezzo sul secondario potrebbe navigare su valori più bassi non avendo l’opzione di rivendita a 100 dopo 4 anni.

Un’ultima nota per quanto riguarda l’aspetto fiscale. Come tutti i BTP anche in questo caso la tassazione è agevolata, al 12,50% (contro il tradizionale 26,00% di azioni, bond aziendali e strumenti derivati).