Brexit: la May dovrà passare dal Parlamento
È ancora la Brexit uno dei temi centrali, con la Corte Suprema che si è pronunciata oggi sul ricorso presentato dalla May, bocciandolo con una votazione di 8 a 3. Il Parlamento dovrà dare il proprio consenso per la chiamata dell’articolo 50. Questo, in qualche modo, era già stato messo in conto dalla May, che, forse attendendosi una sentenza di questo genere, aveva affermato la settimana scorsa che sarebbe passata dalle camere.
Si tratta dunque di una vittoria del fronte europeista, che può sperare in qualche modo che il Parlamento riesca a mitigare la Brexit, rendendola un po’ meno hard (senza ovviamente venire meno al volere del 51,9% dei votanti).
Un secondo importante punto è però arrivato sul tema legato alle legislature decentrate. La May non sarà legalmente obbligata a seguire il loro voto. Di fatto sarà più difficile per la Scozia e l’Irlanda del Nord, paesi in cui il REMAIN ha prevalso sul LEAVE nel voto dello scorso 23 giugno, fermare la Brexit. Sara’ interessante nelle prossime ore vedere le reazioni in arrivo da questi paesi, in particolare dalla Scozia, che potrebbe optare per un nuovo referendum, ponendo di fatto fine al Regno Unito così come lo conosciamo oggigiorno.
La sterlina ha reagito sui mercati con una certa volatilità dopo la lettura del verdetto, dapprima confermando i progressi dei giorni scorsi, quando aveva recuperato terreno dopo che la May aveva confermato il passaggio parlamentare per la discussione sulla Brexit, per poi perdere terreno, in seguito al "non vincolo" per il Governo di ascoltare i pareri degli altri Stati (in primis quello scozzese).