Analisi prezzo petrolio 2020 - 2021
Petrolio analisi prezzo 2020/2021
Il prezzo del petrolio nel mese di aprile 2020 ha messo a segno un crollo storico. La quotazione del future sul petrolio WTI, ossia il punto di riferimento per il greggio americano, nella serata del 20 aprile era scesa in territorio negativo (per quanto riguarda la scadenza di maggio). Sostanzialmente, dato il particolare scenario di sold out dei magazzini statunitensi, vi erano investitori pronti a pagare pur di non dover incassare il petrolio ed il prezzo del future WTI di maggio è scivolato in territorio negativo per qualche ora. Il rapido miglioramento della situazione, con la fine del lockdown ed il lento ma progressivo ritorno alla normalità da parte del sistema produttivo ed economico, ha generato forti acquisti sul greggio. Un’ulteriore spinta, poi, è arrivata dalle aspettative per la conferma dei tagli da parte dell’OPEC+, il cartello dei paesi produttori di petrolio. Tali attese sono state confermate, infatti nel meeting di inizio giugno l’OPEC+ ha deciso di mantenere i tagli precedentemente decisi per un altro mese, mentre i Paesi in arretrato dovrebbero recuperarli nei prossimi mesi, riducendo quindi la produzione mondiale di petrolio.
Analisi sul prezzo del petrolio
Dal punto di vista operativo, le quotazioni del contratto future di luglio relativo al WTI sono via via salite sino a superare i 40$, mentre il Brent del Mare del Nord passa è arrivato sino a 45 dollari al barile. I prezzi sotto zero di fine aprile paiono ormai soltanto un brutto ricordo, anche se l’incertezza resta dietro l’angolo. Infatti, a metà giugno, dopo una serie di settimane positive, il trend sul petrolio è cambiato nuovamente. A livello fondamentale non ci sono stati cambiamenti eclatanti, anzi non è arrivata nessuna news in grado di sconvolgere i mercati. Nonostante ciò’ le quotazioni del petrolio hanno perso 15 punti percentuali. Verosimilmente, l’ipotesi più convincente è che in questa fase i mercati si stiano muovendo sull’onda di emozioni di pancia più che seguendo la razionalità. Questo sta generando movimenti spesso impulsivi e talvolta anche eccessivi, in entrambe le direzioni. Possiamo quindi spiegare il rally da 0 a $ 40 dollari di prezzo del petrolio, come supportato da aspettative forse troppo ottimiste per una ripresa a V da parte delle economie. In altre parole, la correzione recentemente vista sul prezzo del petrolio (e probabilmente quella vista sulle azioni) sembra una normalizzazione dopo una sorta di acquisto di panico. Tecnicamente, analizzando i futures di WTI, i prezzi sono tornati ai livelli visti a marzo dopo il mancato accordo dell'OPEC. Sarà interessante vedere se questa zona potrebbe supportare il prezzo nelle prossime settimane giorni per un rimbalzo o quantomeno evitare un ulteriore discesa. Le quotazioni del petrolio, in questo scenario, potrebbero trovare un nuovo equilibrio proprio fra i 34 ed i 38 dollari al barile, per quanto concerne il prezzo del WTI.
Previsioni domanda e produzione petrolio 2021
Secondo nuove analisi dell’EIA ( Energy Information Administration), ente americano governativo che studia il petrolio, la domanda di greggio salirà oltre i 92 milioni di barili già nel 2020. Tali stime sono in leggero calo rispetto ai 95 milioni stimati ad aprile 2020, per via ovviamente del coronavirus e del suo impatto sull’economia mondiale. La domanda mondiale dovrebbe invece superare quota 100 milioni di barili al giorno nel 2021, mentre la produzione di greggio Usa rallenterebbe – secondo lo studio dell’EIA - a 11,7 milioni di barili al giorno nel 2020, 10,9 nel 2021.
Previsioni prezzo del petrolio
Quali le previsioni sul prezzo del petrolio? Le banche d’affari hanno più volte modificato le loro stime per il prezzo del petrolio. Al tempo stesso anche le aziende del settore energetico come Eni, Saipem BP, Total o Shell hanno dovuto in qualche maniera rivisitare o riformulare i loro piani aziendali, per via della grande volatilità che ha caratterizzato i movimenti del petrolio in questo 2020. Le stime degli analisti in merito al prezzo del petrolio nel 2021 e 2022 sono chiaramente influenzate da quello che è e che sarà l’impatto del coronavirus. Numerose banche d’affari prevedono un prezzo in lenta e progressiva ripresa, anche se l’ipotesi di una seconda ondata del virus potrebbe frenare la ripresa del petrolio. Il trend di fondo per l’oro nero appare positivo, anche se gli elementi di incertezza sono ancora molteplici. È interessare esaminare i prezzi del contratto future legato al petrolio WTI, punto di riferimento per il greggio americano, che scambiano intorno a 35 dollari al barile per le scadenze relative all’estate 2020, mentre i prezzi navigano sui 37 dollari al barile per l’autunno 2020, salendo poi sopra un prezzo di 38 dollari per le scadenze sul petrolio WTI dal marzo 2021 in poi. Sono sopra i 40 dollari al barile le scadenze da marzo 2022 in poi, mentre si arriva a 45 dollari dal 2025 in poi. Come da tradizione è presente l’effetto contango sul prezzo del petrolio, che vuole prezzi in crescita con l’allontanarsi della scadenza del contratto sul prezzo del petrolio.