Al via la nuova legge per i Paperoni: l'Italia prova ad attrarre i "super-ricchi"

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Un patrimonio artistico unico al mondo, una cultura millenaria, sicuramente il miglior cibo sul pianeta (condito da vini eccellenti), ma una fiscalità troppo pesante per attrarre alcuni "paperoni". Dev'essere nata da queste considerazioni la "flat tax". Una norma che ha raccolto consensi, ma anche moltissime critiche. In sintesi chi, da parecchi anni, ha la residenza estera e si sposta in Italia può attivare la "flat tax”, un codicillo con cui il fisco italiano strizza l’occhio agli stranieri benestanti. Si tratta di una tassa fissa da 100.000 euro l'anno. Sul sito dell’Agenzia delle Entrate sono pronte le istruzioni e un’apposita check list. Secondo le stime questa novità potrebbe interessare fin da subito un migliaio di soggetti. In questo modo l’Italia punta a fare concorrenza – e cassa - a Paesi come la Spagna e il Regno Unito (che prossimamente dovrà definire la questione con il dopo Brexit) che con norme simili  hanno attratto contribuenti di alta fascia, come emiri, calciatori, tennisti e cantanti.

La Legge di Bilancio 2017 prevede che l’agevolazione riguardi solo chi è residente all'estero da almeno 9 periodi d'imposta negli ultimi 10 anni. E’ facilmente attivabile, l’obiettivo è rivolto agli stranieri e tiene fuori chi, in questi anni, si è trasferito dall'Italia all'estero. 

La convenienza è per coloro che vantano notevoli patrimoni e redditi, come pure chi ha famiglie numerose con guadagni milionari: insieme al contribuente-paperone potranno beneficiare del “fisco-forfait” anche i familiari, pagando un ulteriore quota fissa di 25.000 euro. ''L'opzione è nata  – spiegano senza giri di parole all'Agenzia delle Entrate - al fine di attrarre ed incentivare il trasferimento della residenza nel nostro Paese degli high net worth individual, ossia delle persone con un alto patrimonio”.

L'opzione, una volta accolta dal fisco, si intende tacitamente rinnovata di anno in anno, mentre gli effetti cesseranno, in ogni caso, passati quindici anni dal primo periodo d'imposta di validità. I beneficiari dovranno provvedere al versamento dei 100.000 euro dell'imposta sostitutiva in un'unica soluzione, per ciascuno dei periodi di imposta di efficacia del regime, entro la data prevista per il versamento del saldo delle imposte sui redditi. Ma questo non dovrebbe essere un problema per i paperoni che ne vorranno usufruire.