Come Funziona la LEVA nel Trading? (parte 1)
Per comprendere al meglio il funzionamento della leva finanziaria proponiamo alcuni esempi relativi a una delle materie prime più trattate e più affascinanti: l'oro. Poiché il metallo giallo è negoziato in dollari anche gli esempi seguenti avranno come base la divisa statunitense. L’investitore italiano dovrà poi considerare il rischio di cambio, inserendo quindi anche la performance registrata dal euro/dollaro nell’arco temporale in cui è stata eseguita l'operazione.
Esempi di trading con leva sull'oro
Poniamo che l'oro sia negoziato a 1.130 $/oncia e che il broker richieda uno spread di 0,50$, pertanto ipotizziamo un book con quotazioni bid e ask a 1.129,75 e 1.130,25 $. Procediamo con l’apertura di una posizione long, cioè rialzista, supponendo dunque che vi possa essere un apprezzamento delle quotazioni del lingotto. L’acquisto di un contratto (che è pari a 100 once) comporterà l’apertura di una posizione long per un controvalore di 113.025 dollari. Senza l’utilizzo della leva (o se vogliamo essere più precisi, utilizzando una leva 1:1) verrà richiesto di versare l’intero ammontare a garanzia della posizione, quindi 113.025$. Si tratta di una modalità operativa “conservativa”, volta a limitare il rischio, spesso indicata per gli investimenti di medio e lungo periodo o per le fasi con volatilità più elevata. Tuttavia al tempo stesso, questo atteggiamento particolarmente protettivo riduce sensibilmente anche le potenzialità di profitto. Un trader privato, infatti, difficilmente dispone del capitale necessario per aprire una simile operazione senza leva; deve pertanto ridurre il quantitativo negoziato, con il risultato di limitare la sua esposizione.
Trading con leva alta
La situazione sarà ovviamente differente nel caso in cui l’operatore propenda per l’utilizzo di una leva “aggressiva”, quale per esempio 1:100. Il margine richiesto risulta pari a soltanto l’1% del controvalore totale dell’operazione, pertanto 1.130,25 dollari (che è il valore di un’oncia, cioè 1/100 del contratto standard). Vediamo altri due esempi: l’utilizzo di una leva moderata e quello di una leva molto aggressiva. Un leverage relativamente moderato di 1:10 permette di operare su un ammontare di 100 once con un margine a garanzia del 10%, pari pertanto al valore di 10 once. Di fatto il trader avrà la possibilità di negoziare un contratto del valore di 113.025 dollari versandone 11.302,5 di margine, che equivalgono al valore di 10 once. La cifra è ancora relativamente elevata, ma già decisamente inferiore a quella che sarebbe richiesta senza alcun utilizzo della leva. Per contro con una leva molto aggressiva come 1:400 sarà possibile acquistare 100 once depositando a garanzia soltanto il valore di 0,25 once, negoziando di fatto più di 3 chilogrammi di oro, a fronte di un margine versato inferiore agli 8 grammi, con tutti i pro ed i contro del caso. Il controvalore è, come nei precedenti esempi, di 113.025 dollari, mentre il margine versato è pari a soli 282,56 dollari.
La leva nel trading online: vantaggi e svantaggi
Il vantaggio è chiaro: con una cifra minima è possibile negoziare uno strumento finanziario di portata decisamente più elevata; la leva offre di fatto anche ad un trader scarsamente capitalizzato l’accesso ai mercati finanziari. Le conseguenze sono facilmente prevedibili sia in caso di profitto che di perdita. Senz’altro tale leva ci offrirà notevoli margini di guadagno ma, allo stesso tempo, cresceranno anche i rischi di incrementare le proprie perdite, qualora le quotazioni dell’oro si muovessero nella direzione opposta a quella ipotizzata. Inoltre, soprattutto per un trader alle prime armi, sarà maggiore il rischio di aprire un numero troppo elevato di posizioni su strumenti diversi, generando una situazione di sovraesposizione sul mercato, con eventuali rischi di trade-out se il mercato andasse nella direzione opposta a quella auspicata.
Va ricordato come ad essere rischiosa non sia la leva finanziaria di per sé, ma il possibile “uso dilettantesco che un trader inesperto ne può fare, esponendosi a rischi maggiori di quelli che si può permettere, senza averne una percezione precisa”. Per contro, un utilizzo della leva sapiente e razionale può migliorare le possibilità di investimento e di diversificazione del portafoglio, nonché le performance del trader sia nel breve che nel lungo periodo. È, dunque, uno dei compiti fondamentali dell’investitore quello di trovare il giusto equilibrio fra una leva che permetta una tutela del capitale, assecondando il proprio profilo di rischio, senza limitare in modo eccessivo l’operatività.
Nella parte seguente di questo tutorial vedremo quali sono gli effetti della leva nel momento in cui le quotazioni si muovono. Per leggere la seconda parte clicca qui.