Hammond prova a negoziare più tempo per le negoziazioni

Pubblicato in Brexit News

 

Philip Hammond, Cancelliere dello Scacchiere, ha sollevato la proposta di una “safety net” per il Regno Unito con un ipotetico accordo provvisorio tra il Regno Unito e l'UE, nel caso in cui l’accordo finale conclusivo non possa essere raggiunto entro il termine dei 24 mesi dopo la chiamata dell’articolo 50.

 

Il Cancelliere ha detto ad un pannello di economisti a Davos, al World Economic Forum, che il tempo in più per raggiungere un accordo potrebbe essere negoziato con l’UE (anche se chiaramente ci vorrebbe l’accordo della controparte, che appare tutto meno che scontato).

 

“se stessimo facendo buoni progressi, senza aver però ancora raggiunto un accordo finale, potremmo decidere di lasciare l’UE  e procedere con un accordo ad interim mentre si continuerebbe a lavorare per concludere le discussioni” ha spiegato da Davos il politico britannico  “I trattati sono chiari. Due anni dopo la chiamata dell’articolo 50 dovremo lasciare l’UE, ma nel caso in cui si stia lavorando bene non credo questo sia un problema insuperabile”. Di fatto Hammond già a dicembre aveva proposto una soluzione transitoria, cercando di allungare le tempistiche per l’uscita del Regno Unito dall’UE.

 

In generale, anche in questa occasione, i suoi toni sono apparsi decisamente più moderati e concilianti rispetto a quelli della May, che pochi giorni fa nel suo intervento ha anche minacciato l’Europa in caso di deal punitivo, ricordando come “per il Regno Unito sia meglio non avere nessun deal piuttosto che avere un cattivo accordo”.

 

Come accennato, però, il Regno Unito non potrà raggiungere nessun accordo sul tema salvo il consenso degli Stati membri dell’UE  e del negoziatiore Michel Barnier.