A Sherwood si riaccende la corsa al gas: il fracking minaccia la quercia di Robin Hood?
La recente notizia di possibili ricerche nel sottosuolo della celebre e amata Foresta di Sherwood ha fatto il giro del pianeta. Tutto ciò anche se la Ineos, azienda inglese operante nel settore della chimica che ha ottenuto il permesso di cercare gas nella foresta di Sherwood, probabilmente ne avrebbe fatto a meno.
La multinazionale, che conta oltre 17.000 dipendenti, vorrebbe trivellare il terreno in profondità per estrarne energia con le tecnologie del "fracking", cioè la fratturazione idraulica. Ma non mancano le insidie, infatti le sonde con cui la compagnia vuole penetrare la famosa boscaglia rischiano di danneggiare la flora e la fauna locale, inclusa la "Major Oak", come è soprannominata la storica quercia (del peso di 23 tonnellate e con una circonferenza superiore ai 10 metri) del bandito gentiluomo. Quel Robin Hood che secondo la leggenda prima e secondo innumerevoli romanzi e film poi, “rubava ai ricchi per dare ai poveri".
In questo caso la storia rischia – dal punto di vista ambientale – di aver un finale meno lieto rispetto al cartone della Walt Disney, anche perchè i lavori arriverebbero ad appena 200 metri dalla millenaria quercia che ombreggiava Robin Hood ed i suoi compari.
Di fatto il “fracking” in Gran Bretagna non è ancora cominciato, anche se è recentemente stato approvato e potrebbe essere più facilmente attuabile grazie al recupero delle quotazioni delle materie prime del settore energetico, con il natural gas che è risalito nel corso del 2016 da 1,7 ad oltre 3$, mentre il petrolio, dai minimi del gennaio 2016 in area 27-28$ al barile, ha messo a segno un vero e proprio rally, che lo ha portato a raddoppiare le sue quotazioni nell'arco di 12 mesi, risalendo sopra i 50 dollari al barile.
Sul fronte operativo la Ienos a fine 2015 si è aggiudicata 21 delle 159 licenze esplorative bandite un anno fa dal governo britannico per andare alla ricerca di “shale”, il gas da argille estratto da giacimenti non convenzionali, intrappolato nella porosità della roccia sotterranea. Una tecnologia che, come altrove, anche qui scatena forti polemiche.
Ricordiamo che Ineos è un'azienda privata inglese operante nel settore chimico, oggi dopo una serie di acquisizioni è la terza più grande società chimica al mondo (dopo BASF e Dow Chemical), ed è anche la più grande società privata della Gran Bretagna. La sede centrale è situata nell’Hampshire.
Non è una novità ma i pareri sul da farsi sono contrastanti. La multinazionale ha fatto notare come «Potenzialmente il Regno Unito ha una enorme riserva di gas nazionale sotto i piedi. Sarebbe semplicemente folle non esplorare questa risorsa naturale». Come scrive invece The Guardian «L’ultimo campo di battaglia per il futuro del fracking in Gran Bretagna sembra destinato ad essere la foresta di Sherwood, la leggendaria casa dell’eroe popolare Robin Hood».
Sarà in pericolo anche l’albero che un recente sondaggio ha dichiarato essere il più amato dagli inglesi?