Dopo l'accordo Opec, il petrolio resta sopra i 50$ al barile
Dopo il rally che ha fatto seguito all'accordo dell'OPEC abbiamo assistito ad una riduzione della volatilità sulle quotazioni del petrolio. I principali benchmark sono rimasti sopra quota 50, con il WTI negoziato negoziato in area 51,5 alla chisura delle contrattazioni di venerdì sera, mentre il Brent è scambiato sopra quota 54$. Di fatto, dopo la grande abbuffata che ha fatto seguito all'accordo di fine novembre, il prezzo dell'oro nero pare ora in attesa di nuovi spunti di direzionalità. In altre parole l'intesa raggiunta per ridurre la produzione da 33,7 a 32,5 milioni di barili al giorno ha determinato la crescita dei prezzi su questi valori, ma non si intravedono chiari spunti per ulteriori rally.
Dal punto di vista tecnico le quotazioni del WTI (future gennaio 2017) stanno sfidando la resistenza collocata proprio fra 51,5 e 52, dove si trovano i massimi dell'ultimo anno e mezzo. Una rottura rialzista di questi valori aprirebbe spazio per ulteriori recuperi, con eventuale primo target intorno ai 54,2-54,4 dollari al barile, mentre in un'ottica di più lungo termine i prezzi potrebbero tentare un successivo rialzo verso i 60-61 dollari al barile, sui massimi della primavera 2015. In tutto ciò occorrerà però inserire le news macroeconomiche e politiche che arriveranno dai paesi produttori (e non solo).