Oro nel 2020 il Prezzo ai Massimi
L'oro è da sempre il bene rifugio per eccellenza e lo ha confermato ancora una volta, con le quotazioni del metallo giallo che sono salite verso nuovi massimi. Sui mercati finanziari uno dei punti centrali sui mercati in questo avvio di 2020 è senz’altro stato il rally dell’oro. Il prezzo del metallo giallo è arrivato ai massimi da 7 anni nella denominazione in dollari, superando quota 1.600, per poi correggere leggermente verso i 1.550$. In euro le quotazioni sono arrivate addirittura ai nuovi massimi storici, superando i 45 euro al grammo. Va ricordato come alla base di questa violenta accelerazione rialzista del prezzo dell'oro troviamo le tensioni fra Usa e Iran, che hanno spinto al rialzo le quotazioni del lingotto. Come da tradizione, nelle fasi di incertezza sui mercati l’oro torna a splendere, in quanto gli investitori vedono nell’oro un eccellente salvagente in caso di crolli azionari o valutari. Nel frattempo è cresciuto anche il numero di analisti che hanno rivisto al rialzo le previsioni sull'oro per il 2020 e 2021.
Oro, prezzo ai massimi in euro
Va specificato come la rimonta delle quotazioni auree ha basi più solide: nei mesi scorsi, infatti, a spingere al rialzo l’oro erano state anche le politiche monetarie delle banche centrali, ulteriormente espansive, ossia particolarmente accomodanti, così come le aspettative per tassi di interesse bassi anche in futuro. Come noto, infatti la BCE, la Fed e le principali banche centrali verosimilmente terranno i tassi bassi per molto tempo, iniettando liquidità sui mercati. Pertanto, la quantità di denaro in circolazione resterà elevata, mentre l’oro in circolazione continuerà a crescere ad un passo nettamente inferiore, determinato dalle nuove estrazioni da miniera, rendendo di fatto il metallo giallo un bene ancora più “scarso” dal punto di vista quantitativo e ricercato. Sempre a proposito delle ragioni della ripresa aurea, non sono poi da scordare gli ingenti acquisti di oro effettuati dalle banche centrali, per un volume che nel 2019 si è assestato secondo le ultime stime a 668 tonnellate.
Le quotazioni dell'oro hanno messo a segno un importante recupero sul finire del 2019
Petrolio sull’ottovolante
Così come quelle dell'oro, anche le quotazioni del petrolio hanno iniziato il 2020 in netto rialzo, sulla scia dei venti di guerra, per poi frenare quando gli operatori hanno rivalutato il rischio, considerandolo inferiore alle prime stime. La quotazione del WTI (acronimo di West Texas Intermediate, ossia il punto di riferimento per il prezzo del petrolio americano) è schizzata fino a dei massimi in area 65$, dopo la reazione iraniana agli attacchi americani, per poi perdere via via terreno, sino a scivolare sotto i 60$. Scenario simile sul Brent, il petrolio del mare del nord, arrivato oltre i 70$, per poi correggere a 65$ in questi ultimi giorni. Nonostante la violenta correzione degli ultimi giorni, nelle prossime settimane il prezzo potrebbe stabilizzarsi, cercando di riprendere il trend positivo visto sul finire del 2019. L’anno passato si era infatti chiuso con il petrolio in rimonta grazie ai tagli alla produzione decisi dal cartello dei paesi OPEC+, ma anche per via del crescente ottimismo in merito alla guerra dei dazi fra Stati Uniti e Cina. Possiamo quindi dire che petrolio ed oro siano stati protagonisti sui mercati finanziari nella prima fase del 2020.
