Oro ancora in ripresa in questo avvio di 2017
Il copione sembrerebbe ripetersi. Come già capitato nel 2015 e
nel 2016 il metallo giallo mostra una certa stagionalità rialzista nelle prime
settimane dell’anno. Dai minimi di fine dicembre in area 1.122 dollari l’oncia le
quotazioni del prezioso sono risalite in area 1.180$, riavvicinando dunque la
resistenza collocata in area 1.200$.
Il superamento di questa barriera (sia tecnica che psicologica) fornirebbe nuovo slancio al prezioso, che è però ancora alle prese con l’area 1.180, che sta affrontando per la quarta volta nel giro di poco più di un mese.
Quali le ragioni di questo veloce rialzo del prezioso, che ha ormai raggiunto i 5 punti percentuali dai minimi di dicembre?
Da un lato appunto la stagionalità, con il capodanno cinese che si avvicina spingendo gli acquisti dall’Oriente (dopo le difficoltà legate alla demonetizzazione indiana di novembre e dicembre). Ma oltre al capodanno cinese, ad avvicinarsi è anche l’inizio ufficiale della presidenza di Donald Trump, con i mercati che in qualche modo sentono una certa pressione, per verificare se le politiche promesse saranno effettivamente adottate. E la Fed, procederà il cammino rialzista dei tassi di interesse? Sarà una corsa al rialzo con 3 ritocchi od una marcia lenta con un solo movimento? In questo scenario il dollar index, l’indice che misura la forza della banconota verde contro un paniere di valute, ha rallentato la sua salita. E l’oro ha ripreso fiato con questo piccolo rally di inizio anno.